«Mi ha molto preoccupato, anche dal punto di vista familiare». Così il deputato della Lega Eugenio Zoffili, stamattina in tribunale a Sassari, risponde in merito alla vicenda, che ebbe risonanza nazionale, che l'ha visto querelare per diffamazione M.O., 28enne di Ozieri, per un commento pubblicato, con il nickname Ajeje Brazori, sulla pagina Facebook dell'onorevole il 18 maggio 2020.

Nelle parole dell'uomo si definiva Zoffili «sacco di m…» e si scriveva anche: «La memoria la abbiamo lunga, e spero un giorno di potervi riempire di piombo dal primo all'ultimo».

Al tempo Zoffili ricopriva l'incarico di coordinatore regionale della Lega e nel post con il commento dell'imputato, come ha ricordato oggi, annunciava una manifestazione romana sui progetti per la ripresa dell'Italia nel post-pandemia. Durante l'udienza, presieduta dal giudice Sara Pelicci, il pm era Antonia Pala, si è fatto riferimento anche al video di scuse del 28enne ma anche a un altro intervento, sempre su Facebook, in cui insultava il partito del Carroccio.

A novembre si ascolteranno i testi della parte civile, rappresentata dai legali Mattia Celva e Francesco Porcu, tra cui alcuni esponenti politici. A difendere l'imputato la legale Ica Cadau.

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