«Liberate Alberto Cubeddu».

Lo chiedono con un ricorso in Cassazione - depositato ieri - gli avvocati Patrizio Rovelli e Mattia Doneddu, difensori del giovane di Ozieri finito in carcere perché ritenuto l'autore assieme al cugino Paolo Pinna del duplice omicidio di Gianluca Monni di Orune e di Stefano Masala di Nule.

Nelle otto pagine di ricorso alla Suprema corte Rovelli e Doneddu contestano al gip di «aver omesso di valutare circostanze assolutamente favorevoli al loro assistito. In particolare le dichiarazioni rese dai coniugi Becciu e Senes che nella immediatezza dei fatti hanno affermato in modo certo che alle ore 21.30 dell'8 maggio 2015, giorno dell'omicidio in Orune di Monni, Stefano Masala era ancora in vita, in una località vicina a Pattada».
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