Devono rispondere di reati ambientali i due denunciati accusati di aver abbandonato ben 350 estintori da smaltire tra il bordo della strada e un campo, vicino a Piandanna a Sassari.

Numerose le segnalazioni di una "macchia rossa", arrivate alla Polizia locale che in poche ore è risalita ai due autori: si tratta del responsabile locale di un'azienda che opera a livello nazionale per la gestione delle apparecchiature mobili di sicurezza contro gli incendi e di un uomo residente nel campo nomadi di Sassari.

Per entrambi l'accusa di gestione illecita dei rifiuti e per il rom anche di abbandono illecito di rifiuti, mentre il responsabile della ditta dovrà pagare la bonifica dell'area dove sono stati gettati gli estintori.

LE INDAGINI - Il responsabile locale dell'azienda ha spiegato di aver consegnato ben mille estintori all'uomo che gli era stato indicato come esperto per lo smaltimento, dietro pagamento con bonifico di 600 euro.

Gli estintori sono a tutti gli effetti rifiuti speciali e devono essere smaltiti secondo un iter dettagliatamente definito dalla normativa nazionale. L'uomo residente al campo rom non è iscritto all'albo dei gestori ambientali e non aveva alcun titolo per gestire rifiuti. Si tratta della stessa persona che pochi mesi fa, insieme ad alcuni complici, era stata denunciata sempre dalla Polizia locale per contaminazione ambientale, gestione illecita dei rifiuti, traffico di rifiuti e discarica abusiva.

Ora la commissione di vigilanza dovrà valutare su un'eventuale espulsione dell'uomo dal campo di Piandanna dove risiede. Proseguiranno le indagini per capire dove siano stati buttati gli altri 650 estintori e se questo traffico illecito andasse avanti da tempo o se si sia trattato di un caso isolato.

(Unioneonline/D)
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