Sono stati una quarantina i cittadini, individuati dalla Asl con la collaborazione dell’amministrazione comunale, contattati nei giorni scorsi dalla Asl di Sassari per eseguire le visite gratuite inserite all’interno del progetto “Contrastare la povertà sanitaria”, del Programma nazionale equità nella salute (Pnes), che lo scorso sabato ha fatto tappa a Giave.

La popolazione target individuata dalla Asl, grazie alla preziosa collaborazione dei Servizi Sociali del Comune di Giave, si è data appuntamento presso i locali di via Iosto, per sottoporsi a visite gratuite di cardiologia, diabetologia, pneumologia, ginecologia.

L’intervento si rivolge alle persone in condizione di svantaggio socio-economico, in particolare a: cittadini iscritti al Servizio Sanitario nazionale in condizioni di indigenza, persone con basso livello di reddito e istruzione, senza reti relazionali di sostegno, senza fissa dimora, appartenenti alle comunità rom, sinti e camminanti. Il Pnes – Programma Nazionale Equità nella Salute, previsto nell’Accordo di Partenariato dell’Italia sulla Programmazione della politica di coesione 2021-2027, si pone l’obiettivo di rafforzare i servizi sanitari e renderne più equo l’accesso in sette Regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia.

Il Programma individua quattro aree per le quali è più urgente intervenire ed è necessaria un’iniziativa nazionale a supporto dell’organizzazione regionale e locale dei servizi sanitari e sociosanitari: prendersi cura della salute mentale; maggiore copertura degli screening oncologici; il genere al centro della cura e contrastare la povertà sanitaria.

Sono 38 le aziende sanitarie selezionate, nel panorama nazionale; tra queste la Asl n. 1 di Sassari che, attraverso un gruppo di lavoro aziendale diretto dalla Direzione dei Servizi Socio Sanitari della Asl n. 1, ha elaborato un piano di intervento, che si articola in sette progetti per un ammontare complessivo di 3.680.000 euro, provenienti dal Fesr (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e dal Fse+ (Fondo Sociale Europeo), e approvati dall’Istituto Nazionale Migrazioni e Povertà (INMP), quale organismo intermedio con cui la Asl di Sassari ha sottoscritto un’apposita convenzione.

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