Chessa a Porto Torres: "Sosteniamo il turismo, anche realizzando campi da golf"
Secondo il rappresentante della giunta Solinas "il modello industriale ha fallito, bisogna creare attrattive"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Cambiare la destinazione d'uso delle Zone H, aree di pregio naturalistico e paesaggistico, che a Porto Torres sono situate lungo la fascia costiera, di fronte la spiaggia di Balai, per trasformarle in Zone F allo scopo di favorire insediamenti turistici e attrezzature ricettive.
Nel progetto politico dell'assessore regionale al Turismo, Gianni Chessa la rivoluzione verrà fatta abbattendo i vincoli ambientali.
"Sono troppi - ha detto durante l'incontro al Museo del Porto - impediscono la realizzazione di campi da golf che potrebbero creare migliaia posti di posti di lavoro".
"Bisogna vivere di turismo perché - ha aggiunto Chessa - il modello industriale non ci appartiene più".
E ancora: "Porto Torres si è venduta alla chimica che ha fallito lasciando una cattedrale nel deserto, inquinamento e disoccupazione. La chimica ci ha fatto vivere per trent'anni facendo crescere una generazione e ammazzandone tre".
Un cambio di rotta annunciato con enfasi.
"Dunque dobbiamo riprenderci quello che ci è stato tolto. Interverremmo sulle fiere e invece di farne 18 ne faremo la metà ma di qualità - dichiara l'assessore Chessa - in modo da vendere il marchio Sardegna per identificare i nostri prodotti e i servizi".
Infine l'affondo sulla società Eni da parte di uno dei dirigenti Psd'Az, Bastianino Spanu: "Non c'è un solo centesimo di investimento da parte di Eni sulle attività produttive a Porto Torres. Eni pensa a fare business non a risolvere i problemi di questa città. Mi auguro che l'attuale assessore regionale all'Industria, Gianni Lampis abbia un atteggiamento diverso rispetto al suo predecessore al momento del rilascio delle autorizzazioni sul fotovoltaico".