Un’altra tartaruga vittima della plastica avvistata da un diportista mentre nuotava con difficoltà nei pressi di un impianto di acquacoltura e poi recuperata dal personale dell’Area marina protetta Capo Caccia presso l’Isola Piana.

L’esemplare di caretta caretta, ribattezzata col nome Paola, è stata affidata al Centro di recupero animali marini del Parco nazionale dell’Asinara. Incapace di immergersi, è probabilmente vittima di costipazione intestinale causata da plastica ingerita, per questo come da protocollo di intervento della Rete regionale per il recupero della fauna marina, è stata ricoverata presso il Crama di Cala Reale, che dopo un esame generale della tartaruga, del peso di 2 chilogrammi, non ha riscontrato nessuna evidente patologia, a parte piccole lesioni, probabilmente dovute ad un coronamento da lenze o da reti, in entrambe le pinne anteriori.

Ancora una volta il recupero si è reso possibile grazie alla collaborazione tra enti, che vede i due parchi marini sostenere insieme un protocollo di intervento condiviso sugli animali in difficoltà. Ora la tartaruga Paola sarà ora tenuta in osservazione ma si pensa di poterla liberare quanto prima.

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