Cane massacrato di botte, il sindaco di Bono: «Città sotto attacco ma non siamo violenti, querelo»
Le telecamere dovrebbero aver ripreso i ragazzi che hanno picchiato Alex, sordo e cieco, morto dopo tre giorni di agoniaHa suscitato polemiche e indignazione la triste vicenda di Alex, il cane cieco e sordo massacrato di botte da una banda di ragazzini. Un episodio che ha sconvolto la comunità di Bono e l’opinione pubblica, scatenando aspre reazioni e un’ondata di odio nei confronti di un paese molto attivo nelle iniziative di solidarietà.
«Come Comune non esiteremo a costituirci parte civile nel caso si dovesse aprire un procedimento penale a carico dei responsabili di questo grave fatto», dichiara il primo cittadino di Bono, Michele Solinas. «In qualità di sindaco ci tengo a precisare che la nostra comunità non è come stata dipinta, ovvero un paese di persone insensibili dove regna la violenza, bensì al contrario questo è un comune che conta circa 30 realtà tra associazioni di volontariato e società impegnate nel sociale, persone laboriose e solidali che io rappresento e mi sento di dover difendere».
Il primo cittadino sottolinea la stretta collaborazione con le forze dell’ordine del posto, carabinieri e Polizia Locale, affinché vengano individuati i responsabili di questo terribile atto. Alex, il cane morto dopo tre giorni di agonia, era stato pestato la notte dei festeggiamenti di San Raimondo, tra il 31 agosto e il 1 settembre, intorno alle 4.30 nella piazza centrale davanti alla casa comunale di Bono. «Siamo stati i primi ad intervenire per soccorrere l’animale e trasferirlo alla clinica di Veterinaria di Sassari, - spiega il sindaco – così come abbiamo provveduto a denunciare e condannare il grave episodio, affinché vengano accertate le responsabilità».
Il Comune ha messo a disposizione degli investigatori le immagini delle telecamere di videosorveglianza che dovrebbero aver ripreso i responsabili, ragazzi che sembrerebbe non siano cittadini di Bono. «Mi riservo di querelare chiunque abbia attaccato questa comunità definendola violenta nei confronti degli animali - aggiunge Michele Solinas – posso, invece, evidenziare che come amministrazione comunale abbiamo sempre lavorato per il recupero dei cani abbandonati avviando una campagna di adozione che ha avuto successo: oggi possiamo dire che tutti i cani sono stati adottati».