Cambiamenti climatici, nuove strategie digitali per affrontare la sfida
Se ne è discusso al Parco di Porto ContePer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Tecnologie digitali, modelli predittivi e nuove strategie per affrontare la sfida del cambiamento climatico. Sono stati i temi al centro del convegno “Il mondo produttivo cambia”, organizzato questa mattina a Casa Gioiosa sede del Parco Naturale Regionale di Porto Conte, con la partecipazione di esperti, ricercatori e operatori del settore agricolo e ambientale.
Tra gli interventi più attesi quello di Michele Boella, Ceo di NeMeA Sistemi, che ha illustrato due progetti di punta sviluppati nell’area del Parco: Calich Digital Twin e Asda Emis.
Il primo ha consentito di realizzare un modello digitale ad alta definizione della laguna del Calich, integrando dati provenienti da boe, depuratori, rilievi robotici e osservazioni satellitari per analizzare in modo accurato l’evoluzione delle acque lagunari, distinguendo gli effetti del cambiamento climatico da quelli di origine antropica.
Il secondo affronta invece il tema della resilienza infrastrutturale rispetto agli eventi climatici estremi. Attraverso tecnologie satellitari e modelli predittivi basati su piattaforma WebGis e cloud certificato, il progetto fornisce scenari di rischio e strumenti decisionali per gestori energetici e pubbliche amministrazioni. <I due progetti convergono su un punto cruciale: la capacità di trasformare dati spaziali e ambientali in conoscenza utile all’azione, perché è nella visione integrata tra ambiente e mondo produttivo che la transizione ecologica trova la sua forma più efficace>, ha affermato Boella. <Confermano inoltre la necessità di dotarsi di strumenti nuovi per osservare e comprendere le dinamiche del cambiamento climatico, così da prevenire gli effetti più dannosi>, ha concluso. La giornata di lavori, coordinata da Mariano Mariani, direttore dell’Azienda Speciale Parco di Porto Conte, ha visto anche gli interventi di Emmanuele Farris, botanico dell’Università di Sassari, che ha analizzato gli effetti del cambiamento climatico sulla vegetazione della Sardegna; Antonio Demelas dell’Agenzia Laore, con un focus sulle strategie di mitigazione in agricoltura; Jacopo Culurgioni e Riccardo Diciotti di Agris Sardegna, che hanno approfondito il tema delle specie aliene acquatiche e dei rischi per gli ecosistemi isolani. Il convegno si è concluso con una tavola rotonda dedicata all’esperienza degli operatori economici, confermando il ruolo del Parco di Porto Conte come laboratorio di innovazione e sostenibilità per il territorio algherese e per l’intera Sardegna.
