In sciopero della fame da 40 giorni. Succede a Bancali, come riferisce la garante regionale dei detenuti Irene Testa, oggi in visita nella struttura sassarese.

«Un 20enne ha perso oltre 15 kg - riferisce Testa - La sua condizione fisica e mentale non è trascurabile. È - va riconosciuto - costantemente monitorato ma non intende alimentarsi».

Molte le criticità riscontrate dalla garante, accompagnata da Anna Cherchi, referente comunale delle persone private della libertà. «È mio dovere denunciare che in una sezione con 16 celle sono presenti 55 detenuti, la maggior parte stipati in quattro per cella».

Soffitti umidi, pareti scrostate, celle in condizioni igieniche precarie e pochi stipetti: questo quanto riscontrato da Testa. «Si riducono gli arredamenti per fare spazio e rientrare nella metratura prevista per legge, così da infilarci quattro letti? I detenuti, per non buttare i vestiti per terra, costruiscono piccoli arredi con il cartone. In alcune celle non ci sono i termosifoni, mancano alcune porte nei bagni, per cui chi vive in quegli spazi è costretto a subire odori e umiliazioni».

Continue le urla dei detenuti, anche degli psichiatrici che gettano acqua, cibo e detersivo nei corridoi mentre quelli stranieri hanno chiesto di poter avere vestiti e scarpe.

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