Un cancello di ferro grigio, dallo stile anticato, restituisce decoro e dignità all’ipogeo ricavato dentro la roccia, dove è situata la chiesetta di Balai Vicino di Porto Torres, nota anche come San Gavino a Mare, la cappella edificata nel 1850 sul luogo tradizionalmente venerato come la prima sepoltura dei martiri Gavini, Proto e Gianuario.

Un pezzo di storia ristrutturato e restituito alla comunità. Il cancello, ormai arrugginito e consumato dalla salsedine è stato rimesso a nuovo dalla Cim srl, la società che si è offerta di eseguire il lavoro gratuitamente in occasione della Festha Manna e della visita dei pellegrini.

Un dono alla città nel segno del rispetto del culto dei Santi Martiri.

Attorno al piccolo edificio sembra essere ritornato tutto in ordine, un luogo in cui l’indagine archeologica ha riconosciuto l’utilizzo sepolcrale in età romana e altomedievale. Il cancello chiude l’ambiente che conserva la presunta tomba dei tre martiri, uno spazio visibile attraverso il piazzaletto d’ingresso alla chiesetta. 

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