Bagno di folla ad Alghero per Carles Puigdemont, accolto da applausi e abbracci per strada dalle tante persone presenti in città in occasione del festival del folklore organizzato da Adifolk. L'ex presidente della Generalitat catalana ha fatto la sua prima apparizione pubblica nella piazza di Porta Terra e da lì ha raggiunto a piedi il porto, destinazione finale della sfilata in costumi tipici delle diverse città della Catalogna.

Poche le parole rivolte ai giornalisti, con le quali ha assicurato la sua amicizia con l'Italia e la Sardegna e ha rinviato ogni considerazione a una conferenza stampa che dovrebbe tenersi nel pomeriggio di oggi. Poi l'abbraccio con la sua gente e la commozione quando qualcuno ha intonato l'inno catalano. 

"Sto bene, qui sono come a casa", ha detto mentre raggiungeva la sede di rappresentanza del Comune per incontrare il sindaco, Mario Conoci.

L'abbraccio col sindaco di Alghero (Ansa)
L'abbraccio col sindaco di Alghero (Ansa)
L'abbraccio col sindaco di Alghero (Ansa)

In mattinata ha avuto una riunione con esponenti istituzionali della Catalogna per fare il punto della situazione insieme anche all’avvocato Agostinangelo Marras che lo ha assistito all’udienza di convalida di ieri (il 4 ottobre si discuterà dell’eventuale estradizione).

“Siamo in Europa (Puigdemont è anche un collega eurodeputato) e dovremmo ragionare sempre più in una logica di Regioni (o Stati) d'Europa, piuttosto che in una logica di Stati Nazionali ottocenteschi – ha scritto intanto su Facebook l’eurodeputato dei Greens/EFA Ignazio Corrao - Io vedo la Catalogna, così come la mia Sicilia, o la Galizia e la Sardegna che mi hanno adottato, come Regioni d'Europa, e mi vergogno del fatto che proprio in Sardegna sia stato ieri arrestato e condotto in carcere, a Sassari (per poi essere rilasciato in attesa di giudizio), sulla base di un mandato d'arresto dello stato spagnolo sospeso e quindi illegale, il Presidente della Catalogna Carles Puigdemont i Casamajó. Non so cosa volessero dimostrare Italia e Spagna con questo atto, ma quel che è certo è che i diritti civili di Puigdemont sono garantiti in altri Stati europei, come il Belgio, dove il collega vive da anni e dove le richieste di estradizione della Spagna sono considerate eccessive e incompatibili con lo stato di diritto”. E infine, aggiunge Corrao, “la cosa assurda di questa storia è che è stata arrestato giusto in Sardegna, unica regione dove governa un partito che in teoria dovrebbe essere autonomista e identitario ma che in realtà è solo la valletta nell'isola dei partiti di potere romani. E se domani Sicilia e Sardegna reclamassero l'autonomia che gli viene negata, subendo repressione dal potere centrale (come avvenuto varie volte nella storia) i cittadini con chi starebbero?”.

(Unioneonline/s.s.)

L’INGRESSO AL MUNICIPIO (video Calvi):

L'ingresso al municipio di Alghero

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