Il bilancio del Parco? «Non passerà fino a quando i pescatori della piccola marineria algherese non potranno tornare a operare nella baia di Porto Conte». I tredici consiglieri presenti, all’unanimità, hanno presentato una risoluzione all’Assemblea del Parco riunita a Casa Gioiosa per approvare il documento contabile di previsione 2023-2026. 

L’opposizione ha garantito la validità della seduta giusto il tempo di recapitare ai vertici del Parco la richiesta di «aprire immediatamente la possibilità di pesca artigianale in Area marina protetta di Capo Caccia - Isola Piana». Fuori da Casa Gioiosa, intanto, decine di pescatori avevano organizzato un pacifico sit-in.

E’ da otto mesi che la piccola marineria non può esercitare nell’Area marina a causa delle restrizioni. In teoria il via libera alla pesca era stato fissato per il primo di marzo, ma le lungaggini burocratiche non hanno ancora consentito agli armatori di mollare gli ormeggi. E non è tutto. Il capogruppo dell’Udc Christian Mulas, ha annunciato le proprie dimissioni da presidente della Commissione Ambiente.

I motivi spiegati in una lettera aperta: «Il dramma dei pescatori algheresi è lo specchio del grado del valore che la politica oggi è in grado di dimostrare. La politica deve difendere i diritti dei cittadini : ha un dovere nei confronti della comunità. Oggi si è resa evidente la mancanza di responsabilità, il senso del mettersi al servizio della collettività. Quando mancano questi elementi essenziali significa che la politica fallisce. Vedere questi pescatori manifestare con preoccupazione, da oltre 8 mesi non possono pescare all'interno dell'Area Maina Protetta, fa capire che bisogna interrogarsi tutti sul significato profondo del nostro ruolo. C’è molta amarezza nel constatare lo stato di inerzia in cui ci si trova, e da Presidente della Commissione Ambiente non posso che trarre le dovute conclusioni annunciando le mie dimissioni da questo ruolo. Un ruolo che ho svolto con abnegazione e passione, spesso senza trovare riscontri. In questi 4 anni e mezzo ho lavorato tantissimo nell’organismo consiliare che presiedo per tentare di risolvere tantissime problematiche del territorio, convocando oltre 400 commissioni consiliari, affrontando i problemi della sanità, dell’ambiente, dell’igiene urbana, dei servizi cimiteriali ecc. Credo che bisogna essere coerenti e riconoscere il fallimento della politica e non certamente il mio personale, ma al cospetto di una serie infinita di istanze disattese, di proposte inascoltate, ritengo opportuno farmi da parte».

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