La paralisi istituzionale del Parco Nazionale dell’Asinara, risorsa strategica per tutto il nord-ovest della Sardegna, ha richiamato l’attenzione dei singoli comuni del Golfo che ruotano intorno all’isola.

Dopo l’intervento del sindaco di Porto Torres, Massimo Mulas, che ha denunciato il grave deficit della governance del Parco, privo di un presidente da quasi dieci anni, di un consiglio direttivo da cinque e con un direttore in proroga, senza alcun organismo che possa procedere a nuove nomine, è il primo cittadino di Stintino, Rita Vallebella, ad invitare i sindaci di Sassari, Porto Torres, Sorso e Castelsardo, e i rispettivi consigli comunali, a un’azione congiunta per chiedere con forza al Ministero dell’Ambiente di nominare immediatamente un presidente del Parco, scegliendo una figura espressione del territorio tra i cinque sindaci, che conoscono a fondo l’Asinara e le sue peculiarità.

«Non possiamo più tollerare questa inerzia», dichiara la sindaca Vallebella, «il Parco dell’Asinara è una risorsa fondamentale per i nostri comuni e per l’intera Sardegna. La sua gestione non può restare bloccata a tempo indeterminato per colpa dell’assenza di un presidente e di un direttivo. Invito i sindaci di Porto Torres, Sassari, Sorso e Castelsardo e i loro Consigli comunali a unirsi a me per portare questa emergenza all’attenzione nazionale.»

Intanto il Consiglio comunale  in seduta aperta  stato convocato per martedì 18 febbraio alla presenza degli operatori, i principali soggetti che rischiano di subire le gravi conseguenze che si prospettano per la gestione e lo sviluppo dell’Ente Parco.

Per dare forza alla richiesta, il sindaco di Stintino propone la convocazione di un consiglio comunale congiunto all’Asinara, coinvolgendo tutti i consigli comunali e i rispettivi sindaci. L’obiettivo è un appello forte e unitario al Ministero dell’Ambiente affinché si esca dall’impasse e venga nominato un presidente del Parco che rappresenti il territorio e ne conosca le necessità. «La Presidente della Regione ha già dimostrato grande attenzione alla questione, – sottolinea Rita Vallebella - convocando la comunità del Parco e sollecitando il Ministero con note ufficiali. Ma da Roma tutto tace. Ora è il momento di agire tutti insieme, con un fronte comune istituzionale, per il bene dell’Asinara e dei nostri territori».

Lunedì, invece, su iniziativa della Provincia di Sassari e della Comunità del Parco, i rappresentanti di questo organismo- Regione, Provincia e Comune di Porto Torres – hanno convocato un incontro per affrontare le problematiche inerenti l’operatività dell’Ente Parco, a seguito della fumata nera delle nomine da parte del ministro Pichetto Fratin.

All’incontro potrebbe partecipare un delegato della governatrice o l’assessora regionale Rosanna Laconi che auspicava un accordo tra la presidente Todde e il ministro Pichetto Fratin per la ricomposizione degli organi statutari del Parco Nazionale dell'Asinara, «con l’obiettivo di garantire una governance completa e pienamente operativa per attuare una pianificazione efficace e ben coordinata, capace di garantire il pieno sviluppo del valore ambientale, storico e turistico dell’isola».  

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