Evento straordinari nella spiaggia di Cala dei Ponzesi con la nascita di 16 piccoli di tartaruga. La prontezza dell’intervento che ha garantito il successo nelle nascite è dovuta alle attività di sensibilizzazione che vengono svolte quotidianamente dall’Osservatorio del Mare del Parco Nazionale dell’Asinara che opera all’interno della Rete Regionale per la conservazione della fauna marina.

Lo staff composto da Laura Pireddu, Valeria Sanna, Michela Zappata e dal veterinario Daniele Denurra hanno immediatamente attivato il protocollo monitoraggio del nido. Presenti anche il presidente e il direttore del Parco, Gianluca Mureddu e Vittorio Gazale, e l’assessore regionale all’Ambiente Rosanna Laconi. Si è così potuto assistere alla nascita e poi alla liberazione delle tartarughe in condizioni di sicurezza.

I piccoli di tartaruga Caretta caretta (foto concessa)
I piccoli di tartaruga Caretta caretta (foto concessa)
I piccoli di tartaruga Caretta caretta (foto concessa)

Più in generale il Centro recupero dell’Asinara nelle ultime settimane è stato interessato da altri eventi. 

La mattina del primo ottobre la spiaggia di Cala Spalmatore ha ospitato il rilascio di un giovane esemplare di Caretta carettarecuperato nelle acque di Alghero il 31 maggio privo della pinna anteriore destra a causa di un probabile strozzamento da filo dilenza.

La giovanissima tartaruga marina, ribattezzata Elisabetta, era stata recuperata in seguito alla segnalazione da parte di un diportista dal Centro di Primo Soccorso dell’Amp di Capo Caccia, nodo della Rete Regionale per la conservazione della fauna marina, con il quale il Parco Nazionale dell’Asinara, anch’esso nodo della Rete, collabora. L’evento è stato organizzato in occasione dell’importante workshop tenutosi all’Asinara in collaborazione con l’Associazione Internazione SMILO e ha coinvolto diversi rappresentati di Isole del Mediterraneo, alla presenza del direttore dell’area marina protetta di capo caccia Mariano Mariani. 

Nei prossimi giorni è invece prevista la liberazione di un altro giovanissimo esemplare di Caretta caretta.

Ricoverata da circa unanno, Kikka era stata recuperata nelle acque dell’Arcipelago di La Maddalena rimasta impigliata in un sacchetto di nylon, il quale le aveva causato la frattura di entrambi gli arti anteriori.

La liberazione, è prevista per la prossima settimana nel Parco Nazionale di La Maddalena, simbolo dell’attiva di collaborazione tra i due Parchi Nazionali della Regione Sardegna, protagonisti del progetto di istituzione di una grande area di promozione ambientale riconosciuta dall’Unesco.

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