Questa è una storia d'amore, prima di ogni altra cosa. Amore e lacrime, per essere nato per errore con un corpo di donna. Tutto di Francesco, nega la Francesca che è stata per trent'anni. Fino a ieri, quando il tribunale di Sassari ha sentenziato: Francesca non esiste più, da questo momento è un uomo, anche senza operazione chirurgica. Tutto, incontrovertibilmente, rivela una identità maschile, dice il giudice. Lo chiamano "disturbo di personalità di genere", si traduce con un calvario, una via crucis sanguinosa in cui solo i più forti sopravvivono.

«Quando ho saputo della sentenza ho guardato il mio avvocato, incredulo. No, non ci potevo credere. Ridevamo, emozionati. Ero io, esistevo, anche per la legge». «È una delle prime sentenze in Sardegna - dice l'avvocato Paolo Perantoni, che da subito ha creduto in questo caso - Il giudice, naturalmente dopo mille perizie e test e analisi, ha riconosciuto l'identità sessuale di Francesco al di là dell'intervento. Ci siamo riusciti rifacendoci a una sentenza della Cassazione, per un caso simile, nel 2008».
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