In sciopero della fame contro il “carcere duro”.

È la protesta che ha deciso di iniziare Alfredo Cospito, anarchico recluso in Sardegna, col regime del “41 bis”, dopo una condanna a 20 anni di reclusione per terrorismo.

Da quanto si apprende, l'annuncio dell’iniziativa “estrema” è arrivato nel corso di un'udienza davanti al tribunale di sorveglianza di Sassari.

Cospito, coinvolto nell’inchiesta Scripta Manent (che ha coinvolto 14 persone gravitanti al gruppo Fai-Fri, sigla che fra il 2003 e il 2016 ha rivendicato una serie di azioni di minaccia, compresi ordigni esplosivi, contro politici e forze dell'ordine), attende di essere sottoposto a un nuovo processo.

La Cassazione infatti ha annullato la precedente sentenza e ha ordinato un nuovo passaggio davanti ai giudici piemontesi, dopo avere modificato il capo d'accusa per uno degli episodi contestati, l'attentato alla Scuola Allievi dei carabinieri di Fossano (Cuneo) nel 2006: da strage comune è diventato strage politica, un reato che come pena massima prevede l'ergastolo. 

(Unioneonline/l.f.)

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