«Riflettendo sull’episodio di violenza accaduto a Sennori la notte tra sabato e domenica scorsi, e che ha visto coinvolto un nostro giovane concittadino, al quale va tutto il nostro affetto e l’augurio di una pronta e piena guarigione, sento il dovere di assumere senza se e senza ma una posizione netta e non negoziabile: quella vile aggressione è riconducibile unicamente a responsabilità penali individuali di cui l’artefice dovrà rendere conto solo di fronte all’autorità giudiziaria competente».

Così il sindaco di Sorso, Fabrizio Demelas, ritorna sul grave atto di violenza subita da Patrizio Carboni, il giovane 22enne aggredito a Sennori nella serata di Carnevale da un minorenne del paese, denunciato per gravi lesioni.

Il primo cittadino non approva neppure che episodi di questo tipo possano originare atteggiamenti di odio e rancore.

«Il degrado sociale e la povertà educativa all’interno dei quali si sviluppano personalità violente e criminali - aggiunge Demelas - come quella che si è resa protagonista dell’aggressione al nostro sfortunato concittadino non conoscono purtroppo confini amministrativi di sorta, né ovviamente sono in alcun modo figli delle differenze tra le due comunità della Romangia di Sorso e Sennori».

Paesi che con le loro peculiarità, i propri tratti identitari, linguistici e culturali, intrecciano relazioni personali, parentali, economiche, territoriali e istituzionali, «che dimostrano quanto non esista alcuna reale rivalità campanilistica, salvo non la si voglia collocare in una, a tratti persino divertente, dimensione folkloristica e goliardica», sottolinea il sindaco che ha scambiato due parole con il collega sindaco di Sennori, Nicola Sassu, il quale a nome di tutta la sua comunità ha manifestato la sua ferma condanna per quanto accaduto sabato notte. 

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