«Va scongiurata ogni ipotesi di ridimensionamento dell’aeroporto di Alghero».

Cgil, Cisl e Uil sono in allarme per il futuro dello scalo Riviera del Corallo e propongono «un’azione forte, continua, coesa e determinata, da parte dell’intero territorio per promuovere avviare azioni urgenti che rivendichino il riconoscimento definitivo e concreto del diritto alla mobilità, che coinvolgano direttamente il governo italiano e quello europeo». 

Massimiliano Muretti, Pierluigi Ledda, Marco Foddai, in una nota congiunta, fanno presente che lo scalo algherese serve «un vasto territorio che conta oltre 350mila residenti, con la presenza di un sistema rilevante di istituzioni e imprese», un terminal che dovrebbe restare «appetibile e strategico tutto l’anno e non solo nei mesi estivi». Invece proprio in questi giorni la Sogeaal ha convocato i dipendenti per annunciare l’ipotesi di cassa integrazione, un provvedimento che, sempre a sentire i sindacati di categoria, «rappresenta un problema per l’intero territorio ed evidenzia, in maniera inequivocabile, il fallimento della politica sui trasporti, le infrastrutture e il sistema dell’accoglienza». 

Ora la sfida sarà rimuovere le barriere per far crescere il Nord Ovest, eliminare le criticità sulla mobilità, anche quella interna, per un territorio che ha bisogno «della forza e della volontà, della popolazione, delle associazioni, delle organizzazioni e delle istituzioni dell’intero territorio». 

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