Gli agricoltori della Nurra possono contare sulle acque reflue trattate dal depuratore di Sassari. Il via libera della Provincia dà al mondo delle campagne una nuova arma per combattere la siccità.

Il provvedimento ha una validità di 4 anni, nel corso dei quali Abbanoa potrà scaricare le acque reflue depurate dall’impianto di Funtana Veglina nelle acque del rio Caniga, in modo che vengano riutilizzate per scopi irrigui. Tutto rispettando parametri stringenti, con Abbanoa che è tenuta a presentare una serie di documentazioni che certifichino il rispetto delle condizioni poste dalla Provincia.

«Importante boccata d’ossigeno per i coltivatori di fragole, mais ed erbai», dichiarano Tore Piana e Stefano Ruggiu, presidente e vice presidente dell'associazione Centro studi agricoli, che più volte avevano sollecitato questa soluzione.

«Peccato non poter immettere l'intero flusso dell'acqua depurata all'interno del bacino del Cuga», proseguono. Un vecchio provvedimento, ricordano Piana e Ruggiu, «dichiarò le acque del bacino del Cuga a duplice destinazione, uso civile e uso irriguo, vietando l'immissione diretta nel bacino. Questo limita l'utilizzo dei reflui ai soli mesi estivi, gettando a mare l'acqua del periodo invernale, parliamo di utilizzo di circa 4/5 milioni di litri di acqua nei mesi estivi, necessari a sopperire alle immediate emergenze, rispetto ai circa 15».

Quindi chiedono a Regione, Provincia e Consorzio una modifica alle norme, per «riportare l'utilizzo delle acque del bacino del Cuga esclusivamente a uso agricolo, preso atto che la città di Alghero e alcuni comuni sono serviti dalle nuove reti di adduzione del Coghinas e dalla possibilità di un raccordo adduttivo, che bypassi il Cuga e porti l'acqua a uso civile direttamente dall'invaso del Temo di Villano Rocca Doria».

(Unioneonline)

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