Una bellissima notizia. Che farà piacere a tutti i sardi e non solo. Fabio Piu, il 34enne sassarese accoltellato a tradimento la notte del 13 agosto alla spiaggia di Marinella a Porto Rotondo, sta molto meglio, si regge in piedi e sta riprendendo persino a camminare. Sia pur aiutato dalle barriere.

Da 3 settimane si trova all'ospedale San Giorgio di Ferrara, in una struttura altamente specializzata. Trasferito dall'ospedale Marino di Cagliari. A Ferrara sta avvenendo il miracolo. Ottenuto dalla ferrea determinazione di Fabio e dalle cure riabilitative dell'ospedale emiliano, all'avanguardia mondiale. Lui è felicissimo. Raggiunto al telefono quasi si commuove. Sa di avere i sardi dalla sua parte. «Quasi non ci credo - spiega -. Sono in piedi, a fatica ma sono in piedi, dopo tutti questi mesi a letto. Non ho mai perso la speranza e la voglia di lottare. Anche quando tutto sembrava perduto. Da quando sono stato trasferito a Ferrara ho fatto passi da gigante. Nei primi giorni, tra le barriere, avevo un'imbragatura che mi reggeva, ma ora me l'hanno tolta. Muovo già abbastanza bene le gambe. E per me è il paradiso. Faccio 6 ore di riabilitazione al giorno - continua -. Quando ritorno in stanza sono stanco ma contento. E non vedo l'ora di ricominciare».

La battaglia di Fabio sarà ancora lunga. Ma ora si vede la luce in fondo al tunnel. «Ringrazio tutti i medici e il personale che mi ha curato sinora - precisa -. Ad iniziare dal reparto Neurochirurgia di Sassari, in cui sono stato operato e che mi ha prestato le prime cure. Ma anche il personale dell'ospedale di Cagliari non mi ha fatto mai sentire solo. Ringrazio inoltre tutti i sardi e i cari amici che in questi mesi mi hanno incoraggiato ad andare avanti. Anche quando sembrava non ci fosse una speranza. Ora io so di poter vincere la battaglia».

Fabio Piu, ex pugile e addetto al portierato, era stato accoltellato alle spalle e alla spina dorsale, mentre cercava di sedare una rissa, dal rapper romano Elia di Genova, noto come Elia 17 Baby. Le sue condizioni erano apparse disperate. I medici di Sassari gli avevano salvato la vita ma erano pochissime le possibilità per il giovane di recuperare l'uso degli arti. Per fortuna non sta andando così. Il suo accoltellatore si trova invece rinchiuso nel carcere sassarese di Bancali con l'accusa di tentato omicidio. Posto tra i detenuti comuni si sarebbe accorto del clima di grande ostilità nei suoi confronti, specialmente da parte dei sardi. Avrebbe quindi chiesto e ottenuto l'isolamento per paura della propria incolumità.
 

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