A Turris un piano da 800mila euro: in sicurezza il ponte delle terme Maetzke
Ecco i lavori che saranno effettuati nell’area archeologicaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
L’area archeologica di Turris Libisonis, l’antica colonia romana antenata di Porto Torres, si prepara a diventare più accessibile e pronta ad accogliere i visitatori in maniera più agevole, con nuovi percorsi e camminamenti da realizzare grazie al progetto di fattibilità tecnico-economica approvato dalla Direzione regionale musei Sardegna - ministero della Cultura, con fondi Pnrr pari a 782mila e 608 euro.
Il progetto di risistemazione e valorizzazione dell’area archeologica prevede un importante intervento di ripristino del ponte pedonale che collega l’area archeologica alle terme Maetzke, il complesso termale in questo momento inaccessibile per gravi motivi di sicurezza, situato oltre i binari della Rete ferroviaria italiana di via Ponte Romano.
Un’altra parte delle risorse verrà impiegata per valorizzare il raccordo tra il museo nazionale Antiquarium Turritano e l’area archeologica, due aree integranti da sistemare per consentire ai visitatori del museo di poter accedere alla zona monumentale esterna.
«Un passaggio diretto tra le due aree, interna ed esterna, così da combinare le due visite in maniera più sinergica», spiega Luciano Cannas, architetto della Direzione Musei. Gli interventi propedeutici alla realizzazione del progetto Pnrr, sono in fase di realizzazione. Si tratta dell’eliminazione del ponte di acciaio inutilizzabile, costruito 20 anni fa e rimosso da una ditta incarita dal Comune di Porto Torres per un importo di circa 8.500 euro. Lavori di messa in sicurezza e di decoro realizzati dall'amministrazione comunale secondo l’accordo quadro stipulato tra Ente comunale e Direzione regionale Musei, che ha effettuato ulteriori interventi per garantire le visite al sito in autonomia, in particolare all’ingresso del Palazzo di re Barbaro. «Inoltre intendiamo rendere più inclusivo tutto l’accesso all’area di Turris - aggiunge l’archeologo Concas - con predisposizione di spazi wifi e museali e attività di formazione per il personale per migliorare la qualità delle visite dall’esterno, con l’implementazione della consultazioni delle collezioni monumentali attraverso i siti internet».
Obiettivi fissati nei piani di eliminazione delle barriere architettoniche, ovvero Peba, necessari per accreditare i musei. La redazione del progetto definitivo verrà affidato tramite gara pubblica entro il mese di novembre.