A breve verrà riaperto l’ostello di via Duca degli Abruzzi a Sassari. Ne ha dato notizia, ieri in V Commissione, l’assessore comunale ai Servizi sociali Gianfranco Meazza.

La struttura, ferma da alcuni mesi, ospitava molti senzatetto cittadini in cerca di un luogo dove ripararsi per la notte, esigenza quanto mai pressante soprattutto in questo periodo invernale. Ma la riapertura dello spazio è stata solo una delle notizie comunicate dal vicesindaco in merito alle misure di contrasto alla povertà elaborate dal settore e dal Comune e di prossima attivazione. Che si articolano su otto interventi che vanno dal Reis al Servizio educativo per l’inclusione sociale, dal Pais all’Housing First, con l’obiettivo di comprendere diverse categorie di persone accompagnate poi lungo percorsi di emancipazione e sostegno. Come nel Servizio educativo, rivolto ai giovani che percepiscono il reddito di cittadinanza, dai 18 ai 35 anni, i cosiddetti Neet, privi di impiego e che nemmeno frequentano un corso di studi. O per la proposta progettuale dedicata alle persone con disabilità mentale in partenariato con la Asl, con la creazione di due gruppi appartamento dove riprodurre il modello della familiarità.

E se il Comune vince di nuovo il bando ministeriale LgNet per i migranti, le grandi novità sono due: la stazione di posta e il pronto intervento sociale. Nel primo caso si tratterà di un centro servizi dedicato alle estreme marginalità sociali e per la cui accoglienza è prevista la ristrutturazione di due strutture comunali. Nel secondo sarà il potenziamento del Prins, che diverrà h24, servizio a cui si potranno rivolgere i cittadini con la chiamata a una centrale operativa così da soddisfare una pronta risposta sociale.

Uno sforzo a 360 gradi, come spiega l’assessore, affiancato dal dirigente dei Servizi sociali Antonio Solinas, per provare a non lasciare indietro nessuno.  

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