La vela come pratica capace di incidere sul benessere psicofisico, con l’obiettivo di validare scientificamente gli effetti positivi di questo sport, riconosciuto come strumento capace di generare benessere, inclusione e crescita personale per giovani e adulti con disabilità. È il progetto “Velando – Vela e Disabilità” che prenderà il via a Porto Torres il prossimo 26 settembre sotto la guida organizzativa dell’Associazione di Promozione Sociale Global Position System che opererà in sinergia con la Lega Navale Italiana – Golfo dell’Asinara (sezioni di Porto Torres e Stintino), con la Cooperativa Sociale EDUPÈ e con l’Associazione Il Risveglio Onlus per l’individuazione e l’accompagnamento dei partecipanti. I dettagli dell’iniziativa,  promossa a livello nazionale dalla Ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli con la collaborazione della Lega Navale Italiana, della Federazione Italiana Vela e dell’Unione Italiana Vela Solidale e patrocinata dall’amministrazione comunale, sono stati illustrati questa mattina, mercoledì 24 settembre, al Palazzo del Marchese, da Alessandrina De Vita, presidente della Global Position System e referente regionale per l’implementazione del progetto, alla presenza del Sindaco Massimo Mulas e dell’assessora allo Sport e Politiche Sociali Gavina Muzzetto.

All’incontro con la stampa hanno preso parte Nando Scanu, socio fondatore della Lega Navale Italiana Golfo dell’Asinara – Sezione Porto Torres e Stintino e Mariagrazia Sias, presidente della Cooperativa Sociale EDUPÈ. Anche la Ministra Locatelli ha voluto ringraziare per l’iniziativa e augurare un buon lavoro attraverso un video messaggio inviato alle associazioni dell’Unione Italiana Vela Solidale impegnate nel progetto. Velando – Vela e Disabilità” prevede giornate dedicate ad attività a terra e in mare che permetteranno ai partecipanti di sperimentare la vita di bordo, le regole del mare e il lavoro di squadra. Non solo inclusione e crescita personale, ma anche cura e benessere, grazie a un contesto educativo che riduce lo stress, rafforza la fiducia in sé stessi e migliora le relazioni. Dieci i partecipanti, tutti di Porto Torres, che saranno seguiti da un team multidisciplinare composto da tecnici federali, educatori, coach e accompagnatori. Attraverso questionari e strumenti condivisi a livello nazionale, saranno raccolti dati sugli effetti della pratica velica in termini di abilità psicosociali, autostima, benessere psicofisico e riduzione dello stress. Le valutazioni – effettuate con strumenti condivisi con la commissione scientifica del Ministero – serviranno a monitorare l’impatto del progetto sulle capacità motorie, sensoriali, relazionali e sull’autostima dei partecipanti.

A supporto scientifico, inoltre, sarà coinvolto il Dipartimento di Scienze Umane dell’Università Lumsa di Roma, con l’équipe psicopedagogica coordinata dal prof. Raniero Regni, ordinario di Pedagogia Sociale, e dalla prof.ssa Nicoletta Sensi, docente di Psicologia Sociale specializzata in pedagogia velica. Il progetto avrà inizio, ufficialmente a Porto Torres il 26 settembre nell’ambito del “1° Edufest - “Turris Umpari”, il Festival dell’educazione che prenderà il via alle 9 con la partenza della Carovana della Comunità educante a cui prenderanno parte i ragazzi coinvolti nel progetto per un primo incontro ufficiale. L’iniziativa proseguirà poi fino al mese di ottobre, coinvolgendo attivamente numerose realtà del territorio. «Una vera comunità è tale quando ciascuno si adopera per il benessere dell’altro- ha detto Mulas - come amministrazione siamo lieti di poter sostenere questa come altre iniziative che si spendono per gli altri, promuovendo inclusione e rafforzando la rete sociale. Sarebbe auspicabile che venissero potenziati gli strumenti legislativi affinché associazioni ed Enti locali possano disporre di maggiori risorse per dare concretezza e forza a progetti che pongono al centro il benessere delle persone, soprattutto quello delle più fragili». 

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