Martis si prepara ad accogliere la 5^ edizione dell’Ethno’s Festival Letterario, che quest’anno mette in primo piano il tema della libertà e della liberazione, affrontato attraverso percorsi di memoria storica, espressioni artistiche, letteratura e momenti di riflessione civile e politica. La rassegna si aprirà sabato 8 novembre alle 18 con l’inaugurazione della mostra bibliografica “Cercando libertà tra rupe e rupe”, curata dal Sistema Bibliotecario dell'Unione dei Comuni dell'Anglona e della Bassa Valle del Coghinas (SBANGL) insieme alla Cooperativa Mediateche Sarde (CoMeS), nei locali del Museo Paleobotanico.

L’esposizione sarà accompagnata dai canti della Resistenza, da totem e oggetti raccolti sul territorio e dalle bandiere della libertà realizzate da bambini e ragazzi durante i laboratori. Interverrà la scrittrice Elisa Pilia, che presenterà il suo ultimo romanzo La bambina del vetro (Il Maestrale, 2024), una storia di amicizia e memoria ambientata tra la Francia occupata del 1940 e il Dopoguerra, dove le sfumature del vetro diventano metafora di linguaggi silenziosi e di un passato da ritrovare.

Alle 21 presso il Centro Polivalente intitolato a Vincenzo Migaleddu, si terrà la lecture performativa “Hannah: Sulla libertà e il coraggio di pensare”. Un ibrido fra lezione, narrazione scenica e concerto, dove parola, voce e suono si intrecciano per raccontare il pensiero di Hannah Arendt come esperienza viva della libertà. Una produzione originale del festival, che vedrà protagonista sul palco il direttore scientifico Giovanni Campus, accompagnato dalla voce di Maria Paola Cordella e dalle musiche di Alice Doro.

Ethno’s Festival Letterario è organizzato dall’Associazione Elighe, con il contributo della Regione Sardegna, della Camera di Commercio di Sassari, che lo ha inserito nel programma Salude&Trigu, dell’Unione dei Comuni dell’Anglona e della Bassa Valle del Coghinas, e del Comune di Martis.

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