Venerdì alle 19.30 nella chiesa di San Paolo a Codrongianos farà tappa il “Cant de la Sibil·la”, canto profetico paraliturgico che viene eseguito ad Alghero e in tutta la Catalogna, specie Maiorca, da almeno sette secoli.

La diffusione del Cant, noto anche come “Senyal del Judici”, viene rinnovata grazie all’Associazione culturale Arte in Musica di Alghero. Lo spettacolo originale “Lo Senyal del Judici, l’Alguer i el Cant de la Sibil·la” è la narrazione del percorso di cristianizzazione della Sibilla e del suo inserimento nei contesti artistici, pittorici e musicali cristiani attraverso un viaggio che conduce l’ascoltatore nel mondo della profezia della Sibilla.

A dare nuova vita al canto sarà il Coro Polifonico Algherese diretto dal Maestro Ugo Spanu, guidato dalle voci narranti di Carmela Mura Monfardino e Giuseppe Calaresu e alternando interventi musicali strumentali e corali, con il coro Joves Ensemble preparato dal Maestro Maria Gabriella Mura, Fabio Frigato all’organo, Alessia Sassu al violoncello, Manuele Costantino alla tromba, Riccardo Collu alle percussioni e Gabriele Catalano nel ruolo del Sibil·ler. Le elaborazioni sulle melodie gregoriane, composte dal Maestro Ugo Spanu, e i brani di polifonia contemporanea si affiancheranno a esecuzioni all’organo, accompagnando lo spettatore all’ascolto del Senyal del Judici di Alghero, nella versione per coro, solista e strumenti elaborata dal Maestro Stefano Garau, come ancora oggi si canta nella cattedrale di Alghero.

Il concerto-spettacolo, diretto da Ugo Spanu, è stato rappresentato nel 2022 nella Cripta della Sagrada Familia di Barcellona, nel 2023 a Roma, nella chiesa di Santa Maria dell’Orto e ancora a Barcellona nella chiesa di Santa Maria de Gracia e alla basilica di Bonaria a Cagliari lo scorso anno, fino alla grande rappresentazione “El Cant de la Sibil·la a les Catedrals de la Mediterrània” che nel gennaio 2024 per la prima volta ha riunito in concerto le esecuzioni di Maiorca, Barcellona, Valencia e Alghero nella magnifica cattedrale di Palma di Maiorca e si è ripetuto, lo scorso mese, ad Alghero.

Il canto affonda le radici nel latino “Iudicii Signum” e conosce una grande diffusione in epoca medievale, quando viene interpretato nelle lingue locali europee. Solo ad Alghero e Maiorca la sua tradizionale esecuzione nella notte di Natale è sopravvissuta fino a oggi. Dichiarato dall’Unesco Patrimonio Immateriale dell’Umanità nel 2010, ha recentemente conosciuto una ripresa esecutiva in gran parte delle comunità dell’area linguistica catalana.

Lo spettacolo “Lo Senyal del Judici, l’Alguer i el Cant de la Sibil·la” è inserito nel progetto trentennale di salvaguardia e valorizzazione di questo capolavoro, iniziato nel 1995 con l’incisione e produzione del CD ”Estudi Polifònic – Dal Cant de la Sibil·la a Montserrat”.

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