25 luglio 2008 alle 22:21aggiornato il 25 luglio 2008 alle 22:21
Sassari,azoto invece dell'ossigeno in ospedale, 16 rinvii a giudizio
Il 24 marzo del 2004, un cardiopatico di Alghero, Salvatore Nieddu, era stato ucciso dal protossido di azoto che aveva respirato per errore, al posto dell'ossigeno, nell'ospedale di Sassari. Tra i rinviati a giudizio anche i dirigenti dell'Asl. Assolto invece il geometra che all'epoca dei fatti lavorava con un contratto di collaborazione per l'ufficio tecnico dell'azienda.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Quattro anni dopo la morte del pensionato algherese che morì dopo aver respirato per errore protossido di azoto al posto dell'ossigeno, nel reparto di Cardiochirurgia dell'ospedale civile Santissima Annunziata, oggi sono arrivati i rinvii a giudizio. In tutto sono sedici le persone che verranno processate con l'accusa di omicidio colposo per la morte di Salvatore Nieddu il 24 marzo del 2004.
Tra le persone che il 4 novembre prossimo dovranno presentarsi davanti al giudice monocratico - così come sollecitato dal pm Michele Incani - ci sono Antonello Scano, Franco Melis e Giuseppe Pettinaro: rispettivamente ex direttore generale, amministrativo e sanitario dell'Azienda sanitaria sassarese. Dell'elenco fanno parte anche il cardiochirurgo Guglielmo Barboso, primario del reparto dove il pensionato morì, alti funzionari della Asl, i responsabili della ditta e gli operai che eseguirono i lavori che nel 2003 precedettero l'apertura di Cardiochirurgia, ma anche quelli che realizzarono l'impianto principale nel 2001. Esce dal processo, invece, con l'assoluzione decisa oggi pomeriggio, Gianni Luigi Moro, geometra sassarese che all'epoca dei fatti lavorava con un contratto di collaborazione per l'ufficio tecnico della Asl. Il pensionato morto in ospedale aveva subito un intervento per la rimozione di punti metallici allo sterno.© Riproduzione riservata