Un patto tra Regione e sindacati. Nero su bianco la «volontà politica di imprimere una svolta decisiva al Sistema sanitario regionale, in quanto il diritto alla salute è uno dei pilastri del benessere e della coesione sociale della Sardegna».

È scritto così nel documento sottoscritto stamattina da Cgil, Cisl e Uil, al tavolo insieme alla presidente Alessandra Todde e all'assessore alla Sanità, Armando Bartolazzi.

La firma chiude l'invito al confronto chiesto dalla Giunta ai confederali il 26 aprile scorso e apre «la condivisione delle azioni necessarie per il rilancio e il per il rafforzamento» dell'assistenza sanitaria «in tutto il territorio».

Todde, come il resto dei firmatari, ha evidenziato che «è un punto di partenza, le cose da fare sono moltissime, ci siamo dati un metodo dopo esserci mossi anche in maniera disordinata».

Il testo dell'accordo è diviso per «argomenti omogenei», dalle liste d'attesa al fabbisogno di personale, dai progetti del Pnrr in ritardo alla medicina territoriale.

Dopo la lettera di aprile, i sindacati hanno incontrato Bartolazzi a maggio, a giugno e a luglio. «Abbiamo raccolto i dati per ricostruire lo stato dell'arte e le problematiche del sistema», ha spiegato Pier Luigi Ledda, segretario generale della Cisl Sardegna.

Adesso c'è una sorta di fase due, in cui Regione e sindacati si sono dati sessanta giorni di tempo per raccogliere altre informazioni e valutare «gli effetti delle prime azioni intraprese». Per esempio «sulle liste d'attesa - ha detto Todde - abbiamo rilevato che va rivisto il processo. Nel 2024 100mila sardi non si sono presentati alle visite, nel 2025 siamo già a 42mila».

Per Fulvia Murru, nuova segretaria della Uil Sardegna, «questo è il momento della responsabilità. Ci sono tanti problemi da affrontare, adesso ci siamo dati un metodo».

Francesca Nurra, della segreteria regionale Cgil, ha ugualmente parlato di «punto di partenza, ben sapendo che nessuno ha la bacchetta magica».

L’assessore Bartolazzi ha invece affermato che «i problemi sono complessi, da oggi si va verso una fase nuova nel rapporto con i sindacati. Sarà utile a tutta l'Isola».

Alessandra Carta

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