Oltre13milioni di euro per abbattere le liste d’attesa nell’Isola. È quanto stanziato dalla Giunta regionale della Sardegna con l’obiettivo, come precisato dalla presidente Alessandra Todde, di «offrire risposte efficaci in tempi brevi, soprattutto dove le criticità si sono accumulate maggiormente, e apportare gli opportuni correttivi per il futuro».

«Si tratta - ha precisato inoltre l’assessore Bartolazzi - di un provvedimento in regime straordinario, riferito cioè ad un periodo specifico e finalizzato al recupero sostanziale delle liste d’attesa nella nostra regione. Lo stanziamento appena approvato stabilisce un’ulteriore attribuzione di risorse oltre a quelle già presenti nell’ultimo assestamento di bilancio proprio sul tema specifico del contenimento delle liste d’attesa. Il nostro obiettivo è quello di offrire alla popolazione risposte efficaci in tempi brevi, andando ad incidere nei settori dove le criticità si sono accumulate maggiormente e monitorando i risultati nel tempo, in modo da poter effettuare se del caso gli opportuni correttivi».

Nello specifico le somme saranno ripartite in due direzioni: per le strutture pubbliche vengono stanziati 7 milioni e 600mila euro, di cui il 10% (761mila euro) destinato all’erogazione delle prestazioni in colonscopia, a maggior criticità in termini di liste d’attesa.  Le risorse rimanenti saranno ripartite secondo i criteri del Fondo sanitario regionale con priorità, fra le altre, a diagnostica per immagini, cardiologia, gastroenterologia, oculistica e otorinolaringoiatria, ricoveri per chirurgia, ortopedia e urologia.

Vi sono poi i finanziamenti destinati alle strutture private accreditate: 5.440.000,00 euro saranno assegnati all'Azienda Regionale della Salute (ARES) per l'acquisto di prestazioni in regime convenzionato, con una quota ripartita nell’ordine del 50% per l’acquisto di prestazioni sanitarie di specialistica ambulatoriale e 50% per l’acquisto di prestazioni ospedaliere secondo le stesse priorità già elencate.

«Nella delibera approvata dalla giunta - ha aggiunto ancora Bartolazzi - sono previsti anche incentivi per i medici, con un aumento del compenso orario fino a 100 euro per i medici specialisti ambulatoriali che aderiranno ai progetti aziendali per il recupero delle liste d'attesa». «Particolarmente importante - ha proseguito l’esponente della giunta Todde - è l’aspetto del monitoraggio. Un’osservazione ex ante ed ex post che consentirà di convogliare i fondi in maniera mirata ed efficace verso quelle aree e prestazioni che presentano le maggiori criticità in termini di attesa».

Per sostenere l’occupazione attraverso «l’inserimento lavorativo di disoccupati e disoccupate nel settore socio-sanitario e contemporaneamente contribuire ad affrontare le difficoltà relative alla carenza di personale – ha aggiunto Todde – investiamo 18 milioni di euro per finanziare l’attivazione di Cantieri occupazionali: 9 milioni per il 2024, e altri 9 divisi tra il 2025 e il 2026. Le risorse destinate a disoccupati e disoccupate qualificati, Operatori Socio Sanitari e infermieri, verranno impiegate per attivare presso le ASL progetti di integrazione socio-sanitaria e di supporto ai servizi di assistenza e cura all’interno dei presidi ospedalieri. Abbiamo anche deciso di dare un segnale forte sostenendo con circa 600mila euro i Centri antiviolenza e le Case di accoglienza, che aiutano le donne vittime di violenza, e anche il progetto Respiro attivo destinato agli “orfani speciali».

Le aziende sanitarie dovranno ora aggiornare i propri piani di recupero delle liste d'attesa entro 15 giorni.

(Unioneonline/v.l.)

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