"Un giorno solenne, importante, commemorativo, che induce alla gioia e alla spensieratezza, ma che ci invita ad una riflessione profonda su chi siamo realmente, da dove veniamo, dove vogliamo andare, per migliorarci, per poter sperare in un futuro meno incerto, più tranquillo e sereno per noi, per i nostri figli e per i nostri nipoti".

Così il presidente della Regione, Christian Solinas, ha aperto il suo intervento, andato in scena anche in Consiglio regionale fra politiche e critiche dell’opposizione, in occasione delle celebrazioni per “Sa Die de sa Sardigna”, giornata di orgoglio del popolo sardo istituita nel 1993 per ricordare la sommossa dei Vespri sardi.

"Sa Die è una festa che esalta lo spirito identitario dei sardi - ha proseguito il presidente Solinas - L'idem sentire di un popolo, con una propria lingua, una propria storia, proprie tradizioni e un proprio territorio, deve trovare esaltazione nel celebrare le radici della sua unità e il comune sentimento nazionale. 'Sa festa manna', tanto a lungo agognata e attesa, testimonia l'incrollabile magico legame che unisce indissolubilmente i sardi alla propria terra e che trova pochi eguali nel mondo. Le emozioni, che le celebrazioni destano nei cittadini, restano nel cuore e vogliamo rinnovarle proprio nel momento in cui ci troviamo ad uscire da una situazione di crisi particolarmente acuta di carattere socio-economica e sanitaria".

Il Presidente della Regione si è soffermato poi anche sui "venti di guerra che soffiano alle porte dell'Europa", esprimendo "la condanna ferma e decisa contro la guerra in atto" e ricordando che "anche le celebrazioni odierne si focalizzano sui valori di pace e solidarietà, cardini su cui si basano le tradizioni, gli usi, i costumi e la storia del Popolo sardo”.

L'intenso programma della giornata proposto dalla Regione è cominciato con la celebrazione, nella Cattedrale di Cagliari, della Santa Messa officiata dall'arcivescovo Giuseppe Baturi. Durante la giornata, “Sa Manifattura” a Cagliari ospita diversi eventi, fino alle 22, compresa la rievocazione storica de “Sa Die de sa Sardigna”. Sempre nei locali di viale Regina Margherita, sono presenti i banchi didattici sul periodo Nuragico, sul periodo Giudicale e sul 1700.

Dopo alcune manifestazioni di rievocazione storica, le celebrazioni saranno chiuse da una gara di poeti improvvisatori (alle 19:30), "Sa die de s'acciappa", e da uno spettacolo teatrale, a partire dalle 20:30. 

(Unioneonline/v.l.)

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