Alberto Boi, 52 anni, terzo di una famiglia di ristoratori dei vip emigrata da Siurgus Donigala per la capitale più di 35 anni fa, non avrebbe lasciato lettere per spiegare il suo gesto. Non soffriva di malattie né pare avesse problemi economici. proprietari di alcuni tra i più noti ristoranti sardi - dal "Gallura" ai Parioli, al "Costa Rei" in centro storico, fino a quelli più centrali. Tutti rigorosamente con nomi che riportano a località sarde. perché Alberto, come i suoi fratelli la sardegna l'aveva lasciata presto per trovare lavoro altrove, nella capitale. Lì aveva costruito la sua fortuna. Lavorando ogni giorno da quando aveva 15 anni. Fino a ieri della sua cucina a base di pesce si servivano politici e uomini dello spettacolo, ministri e vip.

Boi, secondo quanto riferito dai familiari agli agenti del commissariato di polizia Flaminio, non avrebbe mai manifestato segni di depressione ma pare attraversasse un periodo difficile. Condizione dovuta probabilmente alla sua separazione dalla moglie.

A trovare il corpo è stato un amico di Alberto, andato a trovarlo nella casa sulla Flaminia. Sul corpo del ristoratore non sarebbero stati trovati segni di violenza. Tra le ipotesi su cui lavorano gli investigatori c'è naturalmente anche quella del suicidio.

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