Vertenza Sanac, Ghirra: “A rischio oltre 300 posti di lavoro”
La deputata dell’Alleanza Verdi Sinistra ha presentato un’interrogazione al ministro delle Imprese e del Made in ItalyPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Francesca Ghirra, deputata dell’Alleanza Verdi Sinistra, ha presentato un’interrogazione al ministro delle Imprese e del Made in Italy sulla vertenza Sanac, l’azienda controllata dal dicastero in amministrazione straordinaria dal gennaio 2015, che fornisce materiali refrattari fondamentali per i processi di produzione di acciai.
"Nonostante la condizione di amministrazione straordinaria non consenta investimenti di sviluppo nel tempo, Sanac è un gruppo sano, che ha conseguito risultati eccellenti dal punto di vista economico e produttivo, chiudendo il bilancio 2021 con 4 milioni di utili, + 20% di produzione, + 30% di fatturato e la stabilizzazione di 12 lavoratori", sottolinea.
"Nel 2018 un accordo con il colosso Franco-Indiano di Arcelor Mittal sulla gestione delle acciaierie ex Ilva aveva aperto uno spiraglio circa il definitivo assetto societario e la conseguente stabilità lavorativa per i circa 300 dipendenti del Gruppo – dice -. Ma l'acquisizione non è mai stata perfezionata e oggi Sanac è nuovamente in vendita, con il risultato che non ci sono certezze sulle prospettive produttive del gruppo e si acuiscono le preoccupazioni per le ripercussioni occupazionali negli stabilimenti di Vercelli, Savona, Massa Carrara e Cagliari".
"Il disinteresse delle istituzioni sulla vertenza Sanac ha aumentato il disagio tra i lavoratori, verso i quali è sempre più massiccio l'utilizzo degli ammortizzatori sociali, che sta toccando punte del 60/70%", continua Ghirra.
Quindi l'interrogazione al ministero “per sapere quali iniziative intenda intraprendere per salvaguardare i livelli occupazionali, oltre che un pezzo fondamentale dell'economia nazionale rappresentata dalla siderurgia, di cui Sanac costituisce un pilastro fondamentale”.
(Unioneonline/D)