"Questa mattina sulla spiaggia di Quartu Sant'Elena, all'altezza del Lido della Polizia e non distante dall'ospedale Marino, abbiamo visto a pochi passi dalla battigia quello che abbiamo riconosciuto come una sacca, contenente forse materiale ematico, con ancora attaccati i tubicini".

A denunciarlo è una lettrice de L'Unione Sarda, Ester Pani, 48 anni residente a Cagliari.

Oggi aveva deciso di trascorrere la mattina al mare col proprio compagno e, verso l'ora di pranzo, tornando in direzione dell'auto, ha scoperto la sacca sulla sabbia.

"Un fatto abbastanza grave", dice, "perché spinge a porsi parecchi quesiti di ordine di sicurezza. Soprattutto ci si domanda come sia potuta arrivare là".

E la domanda, appunto, è più che lecita: come ci è arrivata, su quel tratto di spiaggia, una simile sacca? "Abbiamo pensato anche che sia stato il mare a riportarlo in spiaggia con la corrente dei giorni scorsi, o forse invece è stato abbandonato lì da qualcuno".

"Ho lavorato per anni in un centro ematico", racconta ancora la nostra lettrice. "In un primo momento pensavo si trattasse di una busta con dell'urina. Poi, guardando bene, ci è venuto il sospetto che potesse essere una sacca contenente materiale ematico".

L'oggetto si trovava a metà strada tra la battigia e la strada, in una giornata in cui non erano presenti molti bagnanti. "Ora avviserò le autorità competenti, perché qualcuno se ne prenda carico".

(Redazione Online/m.c.)
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