«Il Comune raccoglie, l’incivile butta». Con queste parole incisive, l'assessore all'Ambiente Walter Caredda esprime il suo sconcerto per la persistente inciviltà che affligge Quartucciu.

La città, già da tempo alle prese con gravi problemi legati all’abbandono dei rifiuti, si trova ad affrontare una situazione sempre più critica: anche il canale Is Cungiaus è stato trasformato in una vera e propria discarica a cielo aperto. Nei giorni scorsi, una decina di sacchi di rifiuti abbandonati sono stati rimossi dall'argine grazie all'intervento congiunto dei vigili urbani e del personale dell'igiene urbana. Tuttavia, con grande disappunto, il giorno successivo lo stesso punto era nuovamente invaso da nuovi sacchi blu.

Le ispezioni condotte dai vigili e dal personale preposto non hanno permesso di individuare alcun indizio utile per risalire ai trasgressori. «Questo episodio non solo mette in luce una grave crisi di civiltà, ma grava pesantemente sulle risorse pubbliche, che vengono sottratte a servizi essenziali per occuparsi della pulizia e della gestione dei rifiuti», sottolinea Caredda.

La situazione è ulteriormente complicata dalla mancanza di telecamere di sorveglianza, uno strumento fondamentale per dissuadere e identificare chi abbandona i rifiuti. «È fondamentale che la comunità collabori per preservare la bellezza e la salubrità del nostro ambiente», aggiunge Caredda. «Evitare di trasformare le strade in discariche abusive è un compito che deve coinvolgere tutti. Ogni cittadino può contribuire tenendo pulito il territorio e denunciando chi abbandona rifiuti». L'appello dell'assessore è chiaro: senza un impegno collettivo, ma anche senza strumenti adeguati per controllare il territorio, la lotta contro l'inciviltà ambientale resterà una battaglia difficile e, a lungo termine, improduttiva.

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