Finalmente a casa, dopo tre mesi da incubo trascorsi a lottare aggrappata con tutte le sue forze alla vita. Gaia Andreuccetti, 20enne travolta da un’auto mentre attraversava viale Marconi all’uscita dalla discoteca all’alba dello scorso 12 febbraio, è tornata nella sua Selargius, insieme a papà Francesco, mamma Veronica Ortu, al fratello e alle sorelline. «Il percorso di riabilitazione sarà ancora lungo e duro, ma adesso c’è solo la felicità di riaverla a casa», racconta commossa la madre a poche ore dalle dimissioni dal Policlinico di Monserrato.

La storia

Per Gaia doveva essere una serata spensierata per festeggiare il primo passo verso il ritorno alla normalità, con la riapertura delle discoteche dopo mesi di chiusura causa Covid. Un venerdì notte a ballare finalmente, sempre con la sua amica inseparabile Giulia. Invece quella serata si è trasformata in un incubo, per loro e per i familiari. «È stato uno shock sapere dell’incidente, ancora di più capire che mia figlia che era ferita gravemente», ricorda mamma Veronica. Le due amiche quella mattina stavano rientrando a casa, dirette verso la fermata dall’autobus che le avrebbe portate a Selargius e Quartu. Stavano attraversando viale Marconi in un tratto poco illuminato, sulle strisce pedonali, mentre una Renault, con alla guida una 62enne di Quartu, diretta al mercato di San Benedetto, le ha travolte mentre attraversavano la strada. I soccorsi sono stati immediati, poi la corsa verso gli ospedali in condizioni disperate. Entrambe in coma, si sono risvegliate in tempi diversi. La prima è stata Gaia Andreuccetti, a una settimana dall’incidente, che ha ringraziato tutti pubblicando su Facebook una sua foto dal letto d’ospedale: «Mi sono risvegliata e piano piano mi sto riprendendo. Grazie a chi mi è stato vicino e a chi ha pregato per me». Poi l’amica Giulia, fuori pericolo due mesi dopo l’incidente.

La risalita

In questi mesi il Policlinico universitario è stato la seconda casa della ragazza selargina. «L’hanno coccolata come fosse in famiglia», dice la madre. Lo conferma anche la loro legale, Loredana Laconi, al fianco della famiglia Andreuccetti in questa vicenda difficile. «Medici e infermieri hanno fatto un miracolo», commenta l’avvocato, «le sue condizioni erano davvero critiche. Ma grazie alle eccellenti cure mediche, ai sorrisi e all’affetto di infermieri, medici e specialisti, Gaia è riuscita a superare il peggio e tornare a a casa tra i suoi affetti. Grazie anche alla forza che ha dimostrato in tutto questo tempo trascorso in ospedale».

Lunedì pomeriggio il ritorno a casa, quasi inaspettato. «Lo sapevamo in pochi, un’emozione indescrivibile rivederla seduta nel divano», dice ancora mamma Veronica che in tutti questi mesi non ha mai perso la speranza di riavere la figlia a casa, fuori pericolo e circondata dall’amore di tutta la famiglia. I primi ad accoglierla la nonna, insieme a fratelli e sorelle. Poi l’abbraccio della ragazza con una delle sorelline e condiviso sui social dalla madre con tanto di commento: «Quando l’emozione e la felicità ti fanno esplodere il cuore», seguito da parole d’affetto di centinaia di persone.

Ora la riabilitazione deve continuare, sempre sotto controllo sinché non sarà di nuovo autonoma. «Non vede l’ora di riprendere in mano la sua vita, il lavoro, gli amici, le uscite», racconta Veronica Ortu. «Servirà avere pazienza, e tanta forza per affrontare anche questo percorso, ma il coraggio e la determinazione a Gaia di certo non mancano».

Federica Lai

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