La Guardia Costiera di Cagliari, con l’ausilio del quartu Nucleo Sommozzatori, ha rinvenuto nella zona di “Canne e Sisa”, in territorio di Maracalagonis, a circa 100 metri dalla costa e ad un fondale di circa 15 metri di profondità, una rete di tipo “tramaglio” lunga oltre 600 metri.

Le operazioni di recupero sono andate avanti per tutta la mattinata e si sono concluse con lo sbarco nel porticciolo di Marina di Capitana ed il contestuale affidamento ad una ditta specializzata per lo smaltimento dei rifiuti, messa a disposizione dal Comune di Maracalagonis.

L’operazione rientra nell’alveo delle attività organizzate dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto Guardia Costiera, per la Campagna ambientale reti fantasma per il 2021, che si propone l’obiettivo di bonificare i fondali ove insistono reti o attrezzi da pesca abbandonati.

I fondali marini, infatti, sono “deposito” di reti abbandonate o perse accidentalmente che tra i rifiuti marini rappresentano una delle minacce più grandi per l’ecosistema a causa della dispersione nell’ambiente delle micro-particelle sintetiche (c.d. microplastiche) delle quali sono composte. Inoltre le reti, se lasciate in mare, continuano a “pescare” in maniera passiva e rappresentano per le specie ittiche che vi rimangono intrappolate dei veri e propri “muri della morte”. Oltre a danneggiare l’habitat marino, sono un concreto pericolo per la sicurezza di sub e bagnanti.

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