Ancora una strada al centro della polemica, il Tyrrhenian Link è sullo sfondo. La Selargius-Ussana sgretolata è un'istantanea che fa rabbrividire, a Quartu-Terra Mala c'è un'altra arteria che fa discutere. E non per il blocco in sé, sancito dai permessi ottenuti dagli uffici del Municipio della terza città sarda, ma perché è un accesso diretto al mare per i turisti e per i residenti che abitano a ridosso nella zona di Flumini.

In quella zona, oltre al passaggio del maxi-cavo, tanto contestato dalle popolazioni del Campidano, dovrebbe essere realizzata una cabina elettrica di un certo impatto. Ma il tema non è solo questo.

Giulia Lai, giovane avvocata, impegnata con i coordinamenti nella lotta contro l'assalto delle rinnovabili, segnala l'ennesimo divieto che il Tyrrhenian Link sta imponendo ai residenti della frazione costiera: «Da qualche giorno, la parte a mare di Terra Mala, la strada che porta in pratica direttamente in acqua, è interdetta in quanto sono iniziati i lavori per la costruzione del Tyrrhenian link», scrive anche sui social. «Non è possibile più accedere al mare da quella strada e vi è anche un divieto di balneazione».

Fin qui la protesta per il divieto: «Ovviamente i lavori iniziano d'estate, così tutti i quartesi e i turisti potranno accorgersi dello strapotere di Terna rispetto a chiunque abiti queste zone. Ma a loro non importa niente di niente».

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