Un "no" secco, perentorio, di maggioranza e minoranza al progetto delle pale eoliche a Sinnai. Un no secco, fortissimo,  alla devastazione del territorio e alla speculazione energetica. E il no è arrivato dal pubblico: agricoltori, rappresentanti di Comitati, studiosi, cittadini, che hanno preso la parola in un clima di fortissima condivisione. E ancora un no straordinario alla speculazione energetica, è arrivato dal lontanissimo Libano attraverso una lettera inviata da Marco Floris, un militare sinnaese della Brigata Sassari, consigliere comunale di maggioranza, impegnato nella missione di pace in terra lontana.

Marco Floris ha affidato la sua lettera ad un amico che l'ha letta in un clima di grande attenzione e commozione. «No a questo progetto, no alla devastazione del territorio», ha scritto in sintesi il militare dal Libano. 

Saltato invece il voto per dire "No" a questo parco che sei consiglieri di minoranza hanno presentato con una mozione illustrata dalla consigliera Aurora Cappai, «per mettere - ha detto Cappai - il sigillo del Consiglio al "no" al progetto che ci vede tutti uniti». Se ne potrebbe riparlare in tempi brevi come ha assicurato il presidente del Consiglio Massimiliano Mallocci. Una soluzione ovviamente non gradita dai sei firmatari della mozione.

«Il nostro obiettivo – ha spiegato Cappai - si proponeva il voto di tutto il Consiglio anche per dare più forza alle nostre richieste nelle sedi opportune». La sindaca ha auspicato unità come lo stesso presidente del Consiglio Massimiliano Mallocci. Dopo cinque ore la riunione è stata sciolta senza il voto prospettato dai firmatari della richiesta. Il consigliere (di minoranza ) Aldo Lobina ha sostenuto la necessità di rivedere la mozione, sicuramente importante e lodevole,  di integrarla «tenendo anche conto di quanto sentito anche dal pubblico».

Il consigliere di maggioranza Paolo Usai ha sostenuto la necessità di rinviare la discussione della mozione che presentata poche ore prima, «aveva necessità di un approfondimento da parte di tutti». Il consigliere Loi ha proposto la sospensione dei lavori e un incontro immediato con Giunta e consiglieri «per trovare subito una soluzione condivisa». Al voto non si è comunque arrivati con l'assemblea che è stata sciolta dopo cinque ore di dibattito. 

I lavori sono iniziati con la presentazione da parte della sindaca Barbara Pusceddu della relazione dell'ufficio tecnico inviata agli organi competenti col voto contrario dell'ufficio e della stessa sindaca espresso già da diverse settimane. «Una relazione – ha detto Pusceddu – puntuale, precisa e che mi ha sconvolto. Un progetto caratterizzato da pagine di "copia incolla", con un assalto irrazionale del territorio e con danni pesantissimi per l'ambiente, l'agricoltura, la fauna, i siti archeologici. Un progetto improponibile: il mio è un no assoluto».

Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Paolo Usai, Massimo Lebiu, Aldo Lobina, Aurora Cappai, Roberto Loi, Giulia Giglio, Walter Zucca, Sara Uda. Poi la parola al pubblico con interventi di Raffaele Cocco, Marcello Serreli,  Gianluigi Mascia, Gino Murgia, dell'ex sindaco di Sinnai Tarcisio Anedda, Fausto Cardia, Gino Murgia, Efisio Mascia, Maria Paola Murgia, Rita Corda.

Dal pubblico l'appello di interventi mirati, concreti per porre fine allo scempio, già iniziato in diverse parti della Sardegna. Basterà per porre fine allo scempio annunciato? Lo sperano tutti. 

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