Prigionieri tutti i giorni del semaforo tra la 554 e la provinciale per Settimo. Ma gli ostacoli si incontrano anche sugli altri semafori, sempre sulla 554, con innesto su Monserrato e la statale 387 per il Parteolla.

Una odissea per i pendolari, non solo di Settimo San Pietro ma anche di Sinnai che ogni giorno si spostano in auto per lavoro, per andare a scuola o per un altro motivo qualsiasi. Disagi all’andata, disagi al ritorno. All’andata verso Selargius, il grande imbuto si forma alla rotonda all’altezza della zona industriale di Settimo, ma soprattutto dopo la successiva rotonda che si innesta all’ultimo tratto della provinciale. Poche centinaia di metri percorribili in tempi che sembrano infiniti. A giorni è anche caos, tra utilitarie e mezzi pesanti, costretti a soste lunghissime per superare il semaforo sulla 554. Una impresa per chi deve voltare verso Quartu, disagi per chi deve immettersi a Selargius o sulla corsia destra della 554 verso Monserrato e Cagliari.

Al rientro, il tappo si forma sulla 554: voltare sulla provinciale per Settimo, significa aspettare ugualmente diversi minuti soprattutto ovviamente nelle ore di punta. Un danno anche per le attività produttive e commerciali della zona industriale o spuntate lungo la stessa provinciale. Un problema vecchio ma sempre più attuale. Le amministrazioni comunali della zona intendono bussare nuovamente all’Anas: la soluzione potrebbe arrivare con l’annunciata, più volte, realizzazione delle rotatorie sulla 554 in sostituzione dei semafori. Progetti, si dice approvati e finanziati, ma ancora da realizzare.

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