Con il Palio delle botti si sono conclusi a Settimo San Pietro i tre giorni de "La festa della malvasia", che ha portato in paese tantissima gente alla scoperta del centro storico, con le sue case padronali del passato, di straordinaria bellezza le cantinette e il museo del costume di via Verdi. 

«Sono stati tre giorni intensi, straordinariamente belli per il nostro paese con gli ospiti che hanno anche avuto la possibilità di gustare la nostra enogastronomia – ha detto il sindaco Gigi Puddu - Un appuntamento autunnale consolidato e molto atteso, che negli anni ha visto un continuo aumento di visitatori. Il successo di questa edizione non si limita alla sola celebrazione della Malvasia, ma si estende a un’intera tradizione enogastronomica locale, alla riscoperta dei 'magasinus' e al riconoscimento del lavoro e della dedizione dei piccoli produttori. L’attenzione e il supporto della comunità, insieme al coinvolgimento attivo delle nostre associazioni, dimostrano come questa festa sia uno strumento fondamentale per la valorizzazione del nostro territorio».

L'ultimo giorno di festa è stato caratterizzato dalla conclusione del  torneo di calcio balilla “La Rete della Malvasia” e come detto dal Palio delle Botti, che ha visto i concorrenti sfidarsi in una spettacolare corsa con botti di legno, simbolo della tradizione vitivinicola di Settimo San Pietro. Particolarmente apprezzate le visite alle antiche case settimesi e ai suggestivi magasinius, vero simbolo della cultura contadina di quest’angolo di Sardegna.

Tra le case e i magasinusu che hanno aperto le loro porte ai visitatori in occasione del Festival della Malvasia la storica Casa Dessy in via Gramsci dove sono state esposte le fotografie del concorso fotografico “La mia Festa della Malvasia”, la Casa Pilleri/Corgiolu in via Garibaldi, Casa Baldussi, la suggestiva Casa eredi Pietro Dessi e il Magasinu di Giorgio Deiana. Ma ad aver recitato la parte del protagonista è stato tutto il centro storico di Settimo San Pietro, un dedalo di viuzze che per tre giorni ha mostrato il suo volto migliore con punti ristoro, degustazioni, musica e intrattenimenti. Fondamentali l’apporto e la collaborazione con le associazioni locali: la Pro Loco di Settimo San Pietro, l’associazione Parco Is Cantadoris, il Gruppo Folk Nuraghe, il gruppo Folk Santa Lucia, l’Associazione San Giovanni Battista, l’associazione S’Acua e Is Dolus, l’associazione archeoculturale Jenna Arcana e la cooperativa Art. 1. L'appuntamento è al prossimo anno.

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