Quindici percettori del Reddito di cittadinanza hanno deciso di mettersi a disposizione della collettività: sette sono stati destinati al Centro di cottura della Caritas a Settimo San Pietro, cinque si occuperanno della cura dei parchi e dei giardini comunali, due della cura del cimitero, uno si unirà al personale della cooperativa che gestisce la pulizia del Municipio. Tutti lavoreranno per otto ore settimanali aderendo al cosidetto Puc, il Progetto utile per la collettività.

Qualcuno ha già iniziato la nuova "attività", tutte le "assunzioni" saranno fatte entro novembre. «Un progetto importante per la collettività e per gli stessi percettori del Reddito di cittadinanza-dice il sindaco Gigi Puddu: una maniera per mettersi a disposizione del paese. Un modo per rendersi utili, a beneficio della collettività: ben sette si occuperanno della Cucina della Caritas che da anni opera a Settimo distribuendo pasti anche a Sinnai e Maracalagonis. Una Cucina portata avanti anche da pensionati e che ha sempre necessità di ricambi e nuove mani: una iniziativa di grande valore sociale. In futuro altri potrebbero aderire al progetto in base alle loro capacità professionali».

Il centro di cottura è stato aperto anni fa dalla Caritas e dalla Fondazione Sardegna. «Abbiamo costruito una grande rete - ha spesso ricordato monsignor Marco Lai, direttore diocesano della stessa Caritas - col coinvolgimento dei Comuni di Settimo, Sinnai e Maracalagonis, delle quattro parrocchie, delle Vincenziane e delle altre associazioni di volontariato».

In passato sono stati preparati anche 250 pasti al giorno. Un lavoro incredibile quello della Caritas e dei volontari sempre più vicini a chi ha bisogno. «Una presenza straordinaria - aggiunge il sindaco Gigi Puddu - siamo davvero a grati a tutte queste persone che utilizzano il loro tempo libero per il bene di chi ha bisogno. Siamo grati ovviamente a chi ora ha deciso di fare questa esperienza».

© Riproduzione riservata