Il Comune di Sestu conferma anche quest’anno la presenza nella ventisettesima edizione di Monumenti Aperti in programma per sabato e domenica prossimi. <Partecipiamo col nostro patrimonio culturale e naturalistico, “un   percorso, dice la sindaca Maria Paola Secci, tra   mostre, monumenti religiosi e naturali. I ragazzi e i volontari delle associazioni faranno da ciceroni,  dando   ai visitatori  modo    di    vivere     un'esperienza arricchente”.

Ecco i monumenti da vedere. Chiesa di San Salvatore.  La chiesa sorge nel centro storico di Sestu ed è stata edificata tra il XII e il XIII secolo. L'edificio è realizzato in calcare e arenaria e presenta una copertura a capanna con un campanile semplice. All'ingresso presenta un portale ligneo ad arco a sesto acuto affiancato da due strutture ad arco a tutto sesto, al posto delle quali si aprivano, in corrispondenza delle navate, altri due ingressi alla chiesa. All'interno ha tre navate con volta a botte e abside semicircolare. La Chiesa viene utilizzata durante le celebrazioni del SS. Salvatore che ricorre alla fine del mese di luglio.

San Gemiliano. La chiesa di San Gemiliano sorge a Nord dell'abitato, da cui dista cinque chilometri circa. Costruita nella seconda metà del XIII secolo, apparteneva al villaggio scomparso di Sussua. La pianta è rettangolare, composta da due navate affiancate, munite di separati ingressi e distinte absidi; le navate sono separate da archi su pilastri e coperte da volte a botte impostate da archi trasversali. San Gemiliano si differenzia dalle altre simili edificate nel meridione dell'isola per l'inversione dei rapporti di larghezza delle navate e di ampiezza delle rispettive absidi. Infatti a San Gemiliano è maggiore la navata a settentrione. Nel XVII secolo alla chiesa venne aggiunto un portico a giorno diviso in tre navate; sul fianco sinistro venne aggiunta la sacrestia e l'alloggio per l'eremitano, ossia il guardiano della stessa.

Casa Ofelia. Nella splendida cornice della casa campidanese appartenuta a Tzia Ofelia Marras è allestita la mostra “Sestu tra colori e ricami dell'abbigliamento tradizionale popolare”. La mostra si propone di essere un valido strumento per comprendere tempi e modi di un cambiamento talmente rapido da rischiare di comportare la perdita dell'identità culturale locale se non sapientemente custodita e trasmessa.

I monumenti saranno visitabili gratuitamente, sabato e domenica dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19.

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