Sarroch, prende forma la foresta di Sa Punta
La siccità estiva superata grazie a un impianto di irrigazione ma si cercano soluzione più sostenibiliPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il polmone verde della zona di Sa Punta prende forma: a un anno dall’avvio del progetto finanziato dal Comune con la piantumazione di 50mila piantine tra querce, pini, olivastri, carrubi e corbezzoli, la maggior parte degli alberelli è riuscita a superare la siccità del 2024.
Le piantine sono sopravvissute all’estate torrida grazie all’irrigazione garantita dall’acqua portata con le autobotti, un sacrificio necessario per non vanificare il piano di creare la più grande foresta urbana dell’Isola. Il problema di irrigare l’intera area che accoglie il progetto di forestazione è stato affrontato durante l’ultimo Consiglio comunale, dove il gruppo di minoranza “Noi per Sarroch”, composto da Mirko Spiga, Vittorio Cois e Attilio Buonomo, ha presentato una mozione per riutilizzo delle acque reflue dei due depuratori di Sarroch: una soluzione che potrebbe far risparmiare al Comune acqua e denaro.
«Le spese a carico del bilancio comunale per irrigare l’intera zona piantumata sono state ingenti», spiega il capogruppo, Mirko Spiga, «e questo ha inciso sulle riserve comunali. L'adozione di sistemi di riutilizzo delle acque contribuisce alla riduzione dei costi di gestione delle risorse e alla tutela dell'ambiente preservando un bene prezioso come l'acqua. Il riutilizzo delle acque reflue trattate può rappresentare una soluzione sostenibile ed economica anche per l'irrigazione delle aree verdi urbane comunali: diversi Comuni italiani hanno adottato sistemi di recupero delle acque reflue con successo, chiediamo all’amministrazione di avviare i colloqui con Abbanoa per discutere questa possibilità, e portare avanti uno studio di fattibilità».
Gabriella Orrù, capogruppo di maggioranza, apre alla possibilità di discutere la mozione di Noi per Sarroch: «Siamo sempre pronti a discutere le proposte costruttive, è necessario però capire se questa strada sia percorribile, parleremo della possibilità di utilizzare i reflui dei nostri depuratori con i tecnici di Abbanoa, se il confronto darà esiti positivi avvieremo uno studio di fattibilità».
Il sindaco, Angelo Dessì, guarda già al secondo lotto del progetto, che a breve andrà in gara d’appalto: «Superare l’estate era fondamentale, grazie a un sistema di irrigazione d’emergenza siamo riusciti a salvare quasi tutte le piantine, abbiamo fatto dei sacrifici ma questo progetto è troppo importante per Sarroch e per le generazioni future. Con il nuovo lotto verranno messe a dimora altre 28mila piantine: se il recupero delle acque reflue per irrigare la foresta nascente ipotizzato dalla minoranza si rivelasse attuabile saremmo pronti a discuterne».