Sarroch: Casa Mascia riapre le porte a Sant'Efisio
Dopo due anni di chiusura l’edificio ospiterà il cocchio del SantoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La tradizione verrà nuovamente rispettata: dopo due anni di chiusura l’antica Casa Mascia tornerà a offrire ospitalità al cocchio di sant’Efisio e alla guardiania la notte del 1°maggio. Efisio Mascia, primo proprietario della dimora di via Siotto risalente a due secoli fa lo aveva messo nero su bianco nel testamento datato 20 dicembre 1886: gli eredi di questa casa avrebbero dovuto offrire ogni anno riparo ai miliziani e al cocchio del Martire guerriero. Nel corso dei secoli Casa Mascia ha cambiato proprietario, per poi essere acquistata vent’anni fa dal Comune, ma il volere di chi l’aveva fatta costruire è sempre stato rispettato: tra poche settimane, dopo un attento restauro, le quattordici stanze e la corte interna potranno essere nuovamente utilizzate.
Il sindaco, Angelo Dessì, si dice soddisfatto di poter restituire alla comunità un importante pezzo della storia di Sarroch: “Il progetto, avviato dalla precedente amministrazione e da noi completato, ci ha permesso di portare all’antico splendore questa casa, crocevia del passaggio di sant’Efisio a Sarroch. Oltre come prevede il lascito a ospitare il cocchio e la guardiania la notte del 1°maggio, vorremmo che questa dimora diventasse un luogo di cultura, che ben si inserisce nel nostro progetto di riqualificazione del centro storico, perfettamente integrato con il centro polivalente per gli anziani che sorgerà lì accanto”. Umberto Russo, assessore ai Lavori pubblici, illustra gli interventi portati avanti dal febbraio del 2024 sino ai giorni scorsi: “L’opera di restauro è costata circa 350mila euro, ai 230mila che la precedente amministrazione aveva ottenuto dalla Città metropolitana per il Cammino di sant’Efisio, abbiamo aggiunto 120mila euro di risorse comunali per sistemare il tetto, in alcuni punti crollato. Si è trattato di un intervento di salvaguardia e conservazione molto accurato, oltre a rinforzare i muri i lavori ci hanno permesso di ripristinare la copertura e riposizionare le antiche tegole”. Dai banchi della minoranza, Mirko Spiga, capogruppo di “Noi per Sarroch” si dice lieto che un bene identitario come Casa Mascia torni nella disponibilità dei cittadini: “Siamo soddisfatti che il progetto sia stato completato, questa antica dimora ha una grande importanza storica, il suo passato, inoltre, è legato a filo doppio al culto di sant’Efisio”. Massimiliano Salis, capogruppo di “Sarroch al centro Progressisti”, sottolinea l’importanza storica dell’antica casa di via Siotto: “Dopo il restauro, potremo rispettare nuovamente il volere del primo proprietario, Casa Mascia è un bene identitario della nostra comunità”.