Nell'antica regione cerealicola della Sardegna, in Trexenta, si trova la piccola capitale del grano duro: Guasila, con le sue colline dorate e i suoi 2657 abitanti, custodi di importanti tradizioni culturali, di riti legati alla devozione, di ricette antiche della cucina isolana, di siti archeologici di grande interesse. Giovedì 8 dicembre Guasila apre le porte del paese e i portoni delle case ai visitatori: un'importante giornata di festa durante la quale, grazie alla manifestazione di Saboris Antigus – per la nona edizione – potrà mettere in mostra le sue bellezze materiali e immateriali.

La comunità guasilese custodisce tradizioni antiche a metà fra religione e folklore, come accade per la celebrazione della Vergine Assunta, a metà agosto. La caccia alla giovenca (S’achixedda) apre i festeggiamenti della Vergine Assunta, il 14 agosto: durante l'antico gioco rituale, un gruppo di giovani scapoli a cavallo deve riuscire ad afferrare al laccio una giovenca per le corna senza lasciarsi ostacolare dai cavalieri sposati. Il pomeriggio del 15 agosto si corre il Palio di Santa Maria: al vincitore viene consegnato un pregiato drappo con ricami in oro zecchino che raffigura la Vergine Assunta.

Alla Beata Vergine è dedicato un santuario diventato un simbolo e un monumento distintivo, uno dei più importanti dell'Isola, progettato da Gaetano Cima nel 1839. Vicino alla chiesa si trova, ed è visitabile, il museo d’arte sacra: Scrinia Sacra nel quale sono conservati oggetti datati tra il XVI e il XX secolo. I soffitti delle sale, con le loro volte a botte, richiamano proprio uno scrigno: il luogo che custodisce i gioielli più preziosi della devozione guasilese. Tra le cappelle del Santuario dell'Assunta, quella della Vergine Dormiente ospita un simulacro che raffigura la Madonna distesa, secondo l’iconografia bizantina, opera dello scultore Giuseppe Antonio Lonis. La sera del 13 agosto, la statua della Vergine Dormiente viene vestita con gli abiti cerimoniali, attraverso una liturgia di gesti e preghiere tutta declinata al femminile, come richiede la tradizione. Adagiata su un letto dorato, viene posta al centro della chiesa per un giorno intero e il 14 agosto, dopo la messa solenne, viene portata in processione per le vie del paese.

La domus de janas Riu Sa Mela, si trova all'interno di un terreno privato. Sono presenti dei decori in forma di probabili protomi taurine. Il sito sarà visitabile l'8 dicembre e saranno organizzati anche dei laboratori. Nuraghe Barru. Tra i vari insediamenti nuragici presenti sul territorio guasilese, è di particolare importanza il nuraghe Barru, al confine con Guamaggiore. Il corpo centrale dell’imponente reggia nuragica presenta una torre principale e altre tre circolari intorno alle quali sono state rinvenute tracce di un villaggio di capanne. Tra i reperti, ossa animali, frammenti di ceramica, una spada votiva e altri elementi in bronzo.

 

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