I soldi ci sono: 200 mila euro finanziati dalla Regione. Ora si attende il via libera dell’assessorato regionale all’Ambiente: qui il Comune di Villasimius ha depositato il documento per il restauro della torre di Porto Giunco, uno dei simboli della costa del Sarrabus. Prevista anche la sistemazione del sentiero, ora sconnesso, che parte da Cava Usai. 

La torre è attualmente inaccessibile. In teoria, almeno: perché tanti, nonostante la recinzione e i divieti, continuano a salirci per selfie e foto panoramiche. 

Il progetto comunale, riportato per la valutazione di incidenza ambientale dell’intervento, prevede  la ricostruzione della muratura in pietra e il consolidamento statico di spallette, architravi, chiavi e davanzali. Ma anche la finitura delle superfici interne ed esterne delle murature e il rifacimento della pavimentazione. Oltre al “restauro della scaletta interna alla muratura che conduce alla terrazza in copertura, con pietrame squadrato con le stesse caratteristiche di quelle esistente”. 

In più è progettata “la sistemazione degli spazi esterni mediante la pulizia e lo sgombero di materiali di rifiuto, il posizionamento di un totem informativo in acciaio corten e lastra serigrafata in alluminio, e la realizzazione di una staccionata di sicurezza nelle parti da interdire al pubblico, realizzata in legno di castagno scortecciato”

Per l’illuminazione “sono previsti 4 fari a led con posizionamento dal basso, alimentati da batterie a ioni di litio ricaricate autonomamente tramite pannello solare”.

(Unioneonline/E.Fr.)

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