È stata recuperata nei pressi di Capo Ferrato una rete da pesca abbandonata e che era ancora attiva.
L'operazione coordinata dalla direzione regionale della Protezione civile, con intervento della motovedetta della base del corpo Forestale e di vigilanza ambientale di Villasimius, del gruppo sommozzatori de club Sud Sinnai e del Comune di Muravera che ha provveduto allo smaltimento del materiale recuperato.
La rete era adagiata su un fondale di 30 metri: una trappola mortale per diverse specie di pesci che finendo sull’ostacolo non riuscivano a liberarsi. Abbandonata da tempo su tutta la sua lunghezza e anche incagliata sul fondale roccioso, la rete ha richiesto un delicato intervento di recupero ad opera dei sommozzatori del Sus Sinnai che, attraverso palloni di sollevamento gonfiati con aria in profondità, hanno rimosso la stessa rete da pesca fino alla superficie, permettendo al personale del Corpo forestale di issare a bordo l'intera rete e di consegnarla poi agli operatori Comunali.
L'intervento rientra nelle attività di tutela dell'ambiente, in particolare finalizzate alla protezione della fauna marina, della flora dei fondali ma anche dall'inquinamento che avrebbe provocato con il deterioramento del materiale plastico sintetico di cui la rete è composta.
«È importante ricordare – dice Paride Cardia, presidente del Sub Sinnai - che la rete costituisce un grande pericolo anche per subacquei che avvicinandosi possono restare incagliati e addirittura non riuscire a liberarsi, motivo proprio questo che ha indotto un subacqueo del posto a segnalare la rete abbandonata».


 

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