«Una riqualificazione per il polo sportivo di via delle Serre inaugurato appena due anni fa dà da pensare». Così i gruppi “Quartucciu nel cuore” e quello misto, oggi all’opposizione in Consiglio comunale, smorzano l'entusiasmo dell'assessore al patrimonio Carlo Secci, che ha annunciato il progetto proposto dalla nuova società che «prevede una concessione per 20 anni a fronte di investimenti calendarizzati con un cronoprogramma per un importo di 2 milioni di euro». L’ultima parola ora spetta al Consiglio comunale: saranno le consigliere e i consiglieri di maggioranza e opposizione a dire se la società potrà avere o meno la gestione della struttura nata nel 1996.

«Questa amministrazione ha speso oltre un milione di euro per il rifacimento dell'impianto di illuminazione, della pista di atletica e del campo in erba», attaccano Michela Vacca e Franco Paderi, ricordando gli ultimi interventi di restyling che hanno coinvolto la struttura dal 2019 al 2021. «Per il campo da calcio in erba, tra l'altro, abbiamo più volte contestato l'irragionevolezza della scelta per un campo in erba in luogo di quello sintetico. Ora si fa dietrofront, ma le responsabilità erariali rimangono nonostante la palese propaganda per un progetto avveniristico».

La minoranza è poi convinta che così le associazioni sportive locali saranno destinate a morire. «Nel bando non si è pensato di individuare criteri di premialità a favore di chi ha sempre operato nel nostro territorio. Una buona pratica per valorizzarle e incentivarle che non ha impedimenti nella norma, se adeguatamente motivata», proseguono Vacca e Paderi, «per i prossimi vent'anni, invece, le nostre associazioni saranno destinate a trovarsi spazi nei comuni limitrofi».

E aggiungono: «Sono scelte politiche che, come di consueto, la giunta ha deciso di avocare unicamente a sé senza alcun confronto preventivo con il Consiglio comunale che dovrà approvare il progetto. Noi stiamo verificando adeguatamente la pratica perché ci sono alcuni aspetti dubbi soprattutto in merito a presunti conflitti di interesse oltre che danni erariali».

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