Una manovra finanziaria da 133 milioni di euro, senza rincari per le tasse e nessun taglio nei servizi comunali.

Via libera della Giunta di Quartu Sant’Elena al bilancio di previsione del Municipio, in attesa del sì in Consiglio prima di Natale. Qualche timido segnale sul fronte dell’evasione fiscale, con un milione in più che si conta di incassare sulla Tari dopo il pagamento regolare delle prime rate, anche se di fatto si dovranno vincolare 9 milioni per i crediti di dubbia esigibilità.

E si punta sulla vendita dei beni del piano delle alienazioni - dall’ex Buddha Beach alla Casa della solidarietà, sino ai locali commerciali del litorale e alla piscina di via San Benedetto, e altri immobili che dovrebbero fruttare oltre 11 milioni - per investire su il compendio di Is Arenas, sulla rinascita delle ex Distillerie Capra e sulla riqualificazione del capannone di Sa Serrixedda da destinare ad archivio storico. Investimenti che nel bilancio del prossimo ammontano a 30 milioni in tutto, considerando anche i finanziamenti già incassati dal Comune, compresi quelli per le ex Fornaci Picci.

«Un bilancio di consolidamento, dove vengono confermate tutta una serie di iniziative avviate in regime straordinario attraverso gli avanzi di bilancio, e che ora vengono iscritte nell’attività ordinaria – commenta il sindaco Graziano Milia dopo l’approvazione in Giunta – questo è molto positivo perché significa che stiamo tornando gradualmente ad una situazione di normalità. Ci sono diversi segnali positivi in questo senso: a fronte di una consistente carenza di organico iniziale, in questi due anni siamo riusciti ad assumere sessanta unità di personale. E dal prossimo anno attiveremo i concorsi, che non venivano banditi da oltre vent’anni nel nostro comune. Saranno messi a correre dieci posti, perché il bilancio al momento non ci consente di andare oltre».

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