Oltre 1.300 in corsa per otto contratti a tempo indeterminato in Comune. Una valanga di curriculum arrivati in Municipio entro lo scorso 20 marzo, con le prime selezioni in programma ad aprile, e la firma dei contratti - imprevisti permettendo - a giugno. «Una piccola boccata d’ossigeno che ci consentirà di coprire almeno i posti svuotati con i pensionamenti», commenta il sindaco Graziano Milia.

Il numero delle candidature arrivate nel palazzo di via Porcu conferma la fame di lavoro che si vive un po’ ovunque. La maggior parte sono in corsa per i tre posti di istruttore amministrativo contabile, 727 curriculum, 345 gli aspiranti istruttori direttivi amministrativi, 120 per istruttore tecnico, in 103 con l’ambizione di ricoprire il ruolo di istruttore direttivo tecnico, 31 i geologi che concorrono per un posto disponibile in Comune. Nei prossimi giorni verranno definite date e modalità per le preselezioni, di fatto la prova scritta che consentirà di dare una scrematura prima degli orali.

Otto nuovi impiegati, e graduatorie da cui attingere per le prossime assunzioni. Mentre resta il problema della fuga dei dipendenti verso la Regione. «Attirati da condizioni contrattuali diverse», dice il sindaco. «Più volte in Sardegna abbiamo denunciato il fatto che la Regione anziché trasferire risorse e personale agli enti locali addirittura glieli sottrae. La conseguenza è che molti dipendenti vengono mandati in Regione anziché rimanere nei propri Comuni, dove servono professionalità e un numero di dipendenti che consenta di portare avanti il lavoro quotidiano. Noi, per esempio, abbiamo tecnici, ingegneri e amministrativi di fatto responsabili di più appalti contemporaneamente, un aggravio di lavoro pesantissimo che mette a dura prova anche l’attenzione degli stessi funzionari. Serve», conclude Milia, «un cambio di mentalità e cultura istituzionale in Regione, e di conseguenza si ripropone il tema del contratto unico del comparto enti locali in Sardegna. Tema che dovrà essere al centro della discussione che accompagnerà il rinnovo del Consiglio regionale il prossimo anno».

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