Un incremento medio della Tari compreso tra il 5 e il 7 per cento, la conferma di tutte le agevolazione previste per le fasce più deboli: il Consiglio comunale ha approvato le nuove tariffe sulla tassa dei rifiuti.

Per fare un esempio di come i rincari influiranno sulle finanze delle famiglie pulesi – al netto del tributo provinciale Tefa - un’utenza di una persona con 100 mq nel 2023 ha pagato  93,17 euro, mentre nel 2024 ne pagherà 98,14: tre persone che vivono in una casa di 100 mq,  che lo scorso anno hanno pagato 164,66, ne dovranno sborsare 171,14.

«Desideriamo sottolineare che, attraverso la minuziosa analisi dei costi, sono stati compiuti tutti gli sforzi per contenere al massimo tali aumenti, che in altri Comuni sono stati di ben altra portata – spiega il sindaco, Walter Cabasino -, questo adeguamento tariffario rispecchia l'attuale scenario economico e le necessità operative per garantire un adeguato smaltimento dei rifiuti sul territorio comunale. In particolare, l'aumento delle tariffe è principalmente attribuibile all'incremento dei costi relativi allo smaltimento del secco, così come all'inflazione misurata dall'indice Istat. Inoltre, il costo dei trasporti, influenzato dall'andamento dei prezzi del carburante, ha giocato un ruolo significativo nell'aggiornamento delle tariffe». 

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